Osservatore Libero

Esercito: a Firenze 100 soldati per il controllo degli obiettivi sensibili

Militari della Folgore in servizio a Firenze (Foto Congedatifolgore)

Militari dell’Esercito in servizio a Firenze (Foto Congedatifolgore)

FIRENZE – Più militari dell’Esercito a Firenze nell’operazione «Strade sicure». Saranno impiegati venti nuovi soldati per proteggere gli obiettivi sensibili fiorentini. Salirà così a 94 il numero di militari che a Firenze collaborano con le forze di polizia nella sicurezza della città. In Italia oggi sono circa 5400, impiegati nelle varie città fin dall’inizio di «Strade Sicure» avviata nell’agosto 2008.

La notizia dei «rinforzi» dell’Esercito a Firenze arriva oggi 30 novembre dalla Prefettura che segnala come sia stata «accolta dal Viminale la richiesta del prefetto Alessio Giuffrida inoltrata subito dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 16 novembre scorso, convocato dopo gli attentati di Parigi che avevano portato a un innalzamento dei dispositivi di sicurezza a Firenze, come su tutto il territorio nazionale».

I soldati dell’Esercito, che saranno operativi già nei prossimi giorni, saranno impiegati nel centro storico a integrazione delle pattuglie di polizia e carabinieri. I loro servizi saranno eventualmente rimodulati in seguito, secondo le diverse esigenze che dovessero manifestarsi. La decisione è stata presa nel corso di una riunione di coordinamento con le forze di polizia che si è svolta stasera 30 novembre a Palazzo Medici Riccardi.

Prima di questo incontro, si è tenuto anche un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulle misure in atto a protezione dei siti museali con maggior numero di visitatori. Alla riunione, presieduta dal prefetto Giuffrida, sono intervenuti il sindaco Nardella per la sicurezza di Palazzo Vecchio, Eike Schmidt, il nuovo direttore delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti, e Franco Lucchesi presidente dell’Opera del Duomo. Il comitato ha raccomandato che vengano effettuati controlli rigorosi sul pubblico, attraverso metal detector o con l’utilizzo di altri dispositivi o iniziative adeguate: telecamere, sistemi anti-intrusione, ingressi dedicati.

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