Firenze, celebrata senza pompieri la festa dei Vigili del Fuoco

Il cardinale Betori durante la messa per Santa Barbara 2015

Il cardinale Betori durante la messa per Santa Barbara 2015

FIRENZE – Celebrata senza pompieri a Firenze la festa dei Vigili del Fuoco, nella ricorrenza di della patrona Santa Barbara. Mentre, stamani 4 dicembre, all’interno della Centrale di via La Farina si svolgeva la cerimonia davanti alle autorità cittadine, un gruppo di una cinquantina di pompieri liberi dal servizio ed in borghese si è riunita in silenzio sui marciapiedi davanti all’ingresso della caserma evitando di entrare e di partecipare a quella che per il Corpo è un tradizionale appuntamento con la città e con i colleghi.

Il gesto, simbolico ma significativo, voleva attirare l’attenzione dei vertici fiorentini dei Vigili del Fuoco sulle problematiche del soccorso tecnico urgente e dell’organico del personale operativo. «Non tutti sanno ad esempio – è stato detto – che il portone di uscita dei mezzi di soccorso qui alla Centrale si apre a mano e che, soprattutto di notte, viene richiuso dal pompiere che poi sale di corsa sul mezzo in partenza?».

Intanto all’interno della caserma si è svolta una funzione religiosa celebrata dal Cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, che nell’omelia ha fatto riferimento al lavoro dei Vigili del Fuoco ed in particolare alla conseguente sicurezza sui luoghi di lavoro. Tra i presenti il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida e il direttore regionale dei Vigili del Fuoco Gregorio Agresta.

Nel suo intervento il comandante provinciale di Firenze, ingegner Roberto Lupica, ha ricordato gli oltre 13000 interventi effettuati nel 2015 dalle varie sedi e distaccamenti (di cui oltre 1000 fuori provincia) e il raddoppio in 4 anni dei soccorsi a persona: non solo vittime di incendi ma anche a persone in difficoltà in acqua, in automezzi e dispersi in campagna e montagna. «Nel campo della formazione – ha continuato Lupica – le attività messe in campo hanno permesso la formazione verso l’esterno di 500 unità per le squadre aziendali, e di 150unità verso l’interno nei vari campi di specializzazioni». «L’organico del comando di Firenze è in linea con gli altri comandi – ha aggiunto Lupica – ma la conformazione del territorio richiede una maggiore attenzione per alcune zone come il Mugello, per il quale sono in atto contatti con il Comune di Barberino del Mugello per un potenziamento specifico».

Prima della funzione religiosa era stata depositata una corona alla lapide che ricorda il sacrificio del vice comandante Augusto Baldesi, deceduto nel 1920 durante le operazioni di spegnimento di una polveriera nel quartiere di San Gervasio e con lui quello di tutti i vigili del fuoco deceduti in servizio.

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Sandro Addario

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