Corruzione: in Italia pesa per oltre 50 miliardi sull’economia

 

Si è parlato di corruzione all'inaugurazione Anno Accademico della Scuola Marescialli Carabinieri

FIRENZE – Il «fatturato» della corruzione in Italia è stimato tra i 50 e i 60 miliardi: oltre il 15% del Pil. Un dato che è emerso a Firenze in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico della Scuola Marescialli dei Carabinieri, che si è svolta stamani 9 novembre in Palazzo Vecchio. Lo ha detto il professor Roberto Bartoli, ordinario di Diritto penale e Responsabilità d’Imprese all’Università di Firenze, al termine della sua prolusione sul tema «Le trasformazioni del fenomeno corruttivo e l’evoluzione degli strumenti di contrasto».

Il giurista fiorentino ha affermato che «la corruzione non genera solo alterazione della concorrenza e disincentivazione della ricerca e dell’innovazione, ma – come evidenziato anche da Papa Francesco – esaspera la divaricazione tra ricchi e poveri». «È un fenomeno – ha precisato – che costituisce un vero e proprio cancro della convivenza civile, ma si deve essere anche consapevoli che al diritto, ed in particolare a quello penale, non si può chiedere di svolgere quella funzione di ricostruzione dell’etica pubblica che soltanto una cultura delle virtù civiche può svolgere».

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Ad ascoltare la relazione del professor Bartoli (scarica qui il testo completo della sua prolusione) c’erano, tra gli altri, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il generale di corpo d’armata Umberto Pinotti comandante delle Scuole dell’Arma, il generale di divisione Aldo Visone comandante della Scuola Marescialli. Presenti al tavolo d’onore anche i professori Pietro Masi, ordinario presso l’Università di Tor Vergata a Roma e Paolo Cappellini presidente della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Firenze. Nelle prime file in Palazzo Vecchio le massime autorità fiorentine, guidate dal prefetto Alessio Giuffrida.

Ma soprattutto il salone dei Cinquecento era affollato da centinaia di allievi dei corsi della Scuola Marescialli. A loro si è rivolto il generale Pinotti, in una giornata del tutto particolare anche per lui, l’ultima del servizio attivo nell’Arma. Da domani 10 dicembre gli subentrerà al comando delle Scuole dell’Arma il generale di corpo d’armata Riccardo Amato, che conosce bene Firenze dove ha comandato la Legione Toscana dal 2008 al 2010.

Pinotti ha sollecitato i giovani marescialli a operare sempre con «umiltà e sereni nello sguardo e nell’animo» quando saranno a contatto con i cittadini e le loro quotidiane esigenze. Comportamenti indispensabili – ha detto – che «nessuna forma didattica può insegnare. Ci vuole solo la vicinanza alla gente per poterla capire e aiutare». Sulla nuova Scuola Carabinieri in fase di ultimazione a Castello, Pinotti si è detto certo che almeno la parte finale del nuovo anno 2016-2017 potrà svolgersi interamente nella nuova struttura, invece che all’attuale caserma Mameli di piazza della Stazione.

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Sandro Addario

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