Da Carabinieri e Forestali un nuovo modello di Polizia Ambientale

Il generale Giuliani durante l'incontro alla Legione Carabinieri Toscana

Il generale Giuliani durante l’incontro alla Legione Carabinieri Toscana

FIRENZE – «Carabinieri e Corpo Forestale daranno vita ad un nuovo modello di Polizia Ambientale, sempre più necessario e qualificato non solo a livello europeo ma anche mondiale». Lo ha detto oggi a Firenze il Vicecomandante Generale dell’Arma, generale Vincenzo Giuliani in visita al Comando Legione Carabinieri Toscana. «È un progetto ambizioso – ha sottolineato – che necessiterà di un periodo di transizione, ma l’obiettivo va perseguito non solo nell’ambito del riordino della Pubblica Amministrazione ma soprattutto per migliorare il servizio al cittadino nella tutela e nella difesa dell’ambiente».

Il generale Giuliani – che è anche comandante interregionale con competenza su Lazio, Sardegna, Toscana, Umbria e Marche – è stato accolto dal generale Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione Toscana e dai comandanti provinciali della Toscana, riuniti nella sala del Cenacolo della caserma Tassi.i

Generale Vincenzo Giuliani

Generale Vincenzo Giuliani

Rivolgendosi ai presenti (tra cui una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di ufficiali e sottufficiali in servizio nei vari comandi della regione) Giuliani si voluto soffermare anche su quello che ha definito «una vicenda che ci amareggia particolarmente». Non lo ha citato ma il chiaro riferimento era alla morte di Stefano Cucchi avvenuta nel 2009 dopo il suo arresto per droga, per cui proprio nei giorni scorsi è stata richiesta dalla procura di Roma una nuova perizia medico legale, per accertare l’eventuale responsabilità di alcuni carabinieri per la presenza di lesioni sul corpo del giovane.

«Ci amareggia soprattutto che questa ipotesi, che va verificata, venga fuori dopo sei anni dal fatto – ha detto Giuliani ai militari presenti – e dopo due gradi di giudizio a carico di altri imputati. Necessario accertare con chiarezza tutte le responsabilità, ma – come giustamente ha detto il Comandante Generale Del Sette – tutto questo non può e non deve delegittimare l’Arma e l’impegno quotidiano dei suoi oltre centomila militari». «È bene dirlo con chiarezza e senza esitazione – ha concluso – perché ogni silenzio potrebbe giustamente apparire assordante».

Al termine dell’incontro fiorentino il Vicecomandante Generale ha incontrato i familiari di quattro sottufficiali della Toscana deceduti quando erano ancora in servizio. Per iniziativa dell’Onaomac (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma dei Carabinieri) è stato offerto un pacco natalizio a testimoniare la vicinanza ai colleghi che non ci sono più. Si tratta del Luogotenente Giordano Giorgi, Maresciallo Capo Salvatore Volpe, Maresciallo Ordinario Bruno Nolfi e dell’Appuntato Scelto Domenico Mele.

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Sandro Addario

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