Olio d’oliva, tappi antirabbocco nel mirino dalla Forestale in Toscana (Video)

Tappi di olio di oliva controllati dal Corpo Forestale dello Stato

A sinistra il tappo salvagocce utilizzabile solo per uso domestico, a destra il tappo antirabbocco obbligatorio negli esercizi commerciali

FIRENZE – Tappi «antirabbocco» per l’ olio d’oliva nel mirino della Forestale. In Toscana sono in corso controlli presso produttori ed esercenti commerciali per verificare la tracciabilità degli oli extra vergini di oliva proposti alla ristorazione, con riferimento al rispetto degli obblighi relativi all’utilizzo del tappo. Sono stati finora visitati dagli agenti della Forestale oltre 230 pubblici esercizi, in prevalenza ristoranti, alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e centri termali. Ma i controlli proseguiranno anche in esercizi commerciali più piccoli come trattorie e osterie.

Nel 25% dei casi sono state riscontrate irregolarità: dal mancato utilizzo del «tappo antirabbocco» a irregolarità sulla tracciabilità ed etichettatura degli oli utilizzati per la preparazione dei pasti. Sei i sequestri effettuati dalla Forestale tra Firenze, Arezzo e Siena. Ad Arezzo è stata emessa dalla magistratura, dopo un rapporto della Forestale, anche una notizia di reato per frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti alimentari con segni mendaci. In molti anche i casi di «diffide» emesse a carico degli esercenti, perché si mettano prontamente in regola. Non sono mancate situazioni di alcuni ristoranti che servono ai clienti oliere completamente anonime, oppure confezioni etichettate e sigillate con tappi convenzionali, ma che presentano evidenti segni di reiterato riutilizzo.

COSA C’È DA SAPERE (VIDEO)

 

 

Un elemento di criticità emerso dai controlli riguarda anche alcuni tappi che sono risultati fuorilegge, in quanto risultano facilmente sostituibili manualmente con altri dello stesso tipo senza che ne sia manomessa l’integrità. «Tali problematiche – si legge in una nota della Forestale – sono dovute al fatto che l’attuale sistema normativo non prevede un sistema di omologazione obbligatoria da parte di un Organismo pubblico. Si possono quindi trovare sul mercato dispositivi di chiusura non sempre idonei e conformi ai requisiti di legge; circostanza che, tra l’altro, rischia di danneggiare gli operatori economici della ristorazione, i quali acquistano in buona fede bottiglie di olio dichiarate conformi alla normativa ma che in realtà non lo sono».

Da qui l’invito ai consumatori a verificare che nei ristoranti e pubblici esercizi nelle bottiglie d’olio servite a tavola ci sia sempre un tappo antirabbocco. Cosa diversa è il tappo «antigoccia» in vendita nelle confezioni di olio destinate esclusivamente all’uso domestico.

 

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Sandro Addario

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