Costa San Giorgio a Firenze: dopo 20 anni verso il recupero dell’ex caserma
FIRENZE – Dopo quasi 20 anni si apre una reale possibilità di recupero per l’ex Scuola di Sanità Militare di Costa San Giorgio a Firenze. È il prestigioso immobile tra Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, chiuso nel giugno 1998 e da allora diventato caserma dismessa, uno dei tanti «buchi neri» della città in attesa di un futuro. Dovrebbe diventare un mix di strutture residenziali e ricettive.
È in corso di pubblicazione in questi giorni la delibera dal Comune di Firenze (approvata il 31.12.2015) per definire le ‘regole’ del concorso che individuerà il progetto di recupero dell’ex caserma. «Per la complessità e la collocazione dell’immobile – si legge in una nota di Palazzo Vercchio – il regolamento urbanistico ha previsto l’attivazione di un concorso preliminare alla definizione delle nuove destinazioni d’uso. Il progetto dovrà garantire un adeguato mix funzionale e l’apertura del complesso alla città rendendo accessibili i numerosi spazi aperti interni (chiostri, piazze, giardini ecc.), ma anche verificare la possibilità di collegamento con il giardino di Boboli e Forte Belvedere e prestare particolare al vincolo paesaggistico. Sono escluse le destinazioni produttive e per grandi strutture di vendita. La procedura si concluderà con una proposta di variante urbanistica da parte del privato».
L’ex caserma di Costa San Giorgio accoglieva fino al 1998 – con alloggi e aule – gli allievi ufficiali medici di complemento e gli allievi infermieri dell’Esercito: almeno 1200 ospiti all’anno divisi in tre corsi, cui si aggiungevano il personale insegnante e quello del quadro permanente della struttura. in tutto una presenza stabile di almeno 600 persone. Venne realizzata nel 1926, occupando gli ambienti di due ex conventi: dei santi Girolamo e Francesco e quello dello Spirito Santo e di San Giorgio.
L’immobile di Costa San Giorgio, prima appartenuto alla Difesa e poi rilevato dalla Cassa Depositi e Prestiti, è stato da quest’ultima ceduto il 29 ottobre 2015 alla Ponte Vecchio spa, società posseduta al 90% da Dos Conventos Holding SL e al 10% da Alfredo Mauricio Lowenstein, l’imprenditore argentino che ha recentemente acquistato il castello di Cafaggiolo in Mugello per farne un resort di lusso.
Toccherà alla nuova proprietà, secondo il benestare preventivo del Comune, pubblicare un avviso destinato a professionisti singoli o associati e procedere poi alla raccolta delle manifestazioni di interesse. Saranno quindi selezionati tre progetti da sottoporre al Comune di Firenze, che rappresenteranno la base non vincolante per la presentazione da parte del privato di una proposta di variante urbanistica.
«Andiamo avanti – ha detto Lorenzo Perra, assessore all’Urbanistica del comune di Firenze – con la grande sfida del recupero delle ex caserme presenti in città. Una sfida che porterà nei prossimi anni a dare nuova vita a contenitori dismessi di grandi dimensioni e a riqualificare aree importanti di Firenze ricucendo le ferite della città».
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