Burkina Faso: i primi nomi dei 29 morti per l’attentato di Al Qaeda. C’è anche un bimbo italiano

Il ristorante Cappuccino a Ouagadougou

Il ristorante Cappuccino a Ouagadougou dopo la strage di venerdì 15 gennaio

OUAGADOUGOU (Burkina Faso) – Sono salite a 29 le vittime dell’attentato terroristico di venerdì 15 gennaio a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, secondo un aggiornamento fornito dal governo locale. Le operazioni di riconoscimento sono complesse e lunghe.

Questi i primi nomi dei morti, che sono già stati pubblicati sulla stampa internazionale. Tre francesi: Antonio Basto (52 anni), Eddie Touati (54 anni), Arnaud Cazier (41 ans). Due svizzeri: Jean-Noël Rey e Georgie Lamon. Un americano, Michael Riddering. Sei canadesi: una famiglia di quattro persone, Gladys Chamberland, Yves Carrier i loro figli Maude et Charlelie. Degli altri due canadesi non sono stati ancora resi noti i nomi.

Intanto c’è molta apprensione per la sorte di un bambino italiano di 9 anni, che si sarebbe trovato all’interno del ristorante Cappuccino dove i terroristi (poi uccisi) avevano fatto numerose vittime e preso oltre un centinaio di ostaggi.

Il ministero degli esteri italiano ha diffuso una nota in cui precisa che «a seguito dell’attacco terroristico nella capitale del Burkina Faso la Farnesina ha effettuato verifiche su circa 100 connazionali che risultavano presenti nella capitale per accertarne l’incolumità e prestare assistenza». «Le informazioni acquisite – prosegue la nota del Mae – hanno consentito di confermare che il figlio minore di circa nove anni del titolare italiano del ristorante Cappuccino, signor Gaetano Santomenna, si trovasse all’interno del locale al momento dell’assalto insieme a sua madre, cittadina straniera».«Le operazioni formali di riconoscimento dei corpi delle numerose vittime dell’attentato sono tuttavia ancora in corso da parte delle autorità del Burkina Faso, e potrebbero durare a lungo in considerazione dell’elevato numero di vittime di vari Paesi coinvolti. Esse vengono seguite direttamente dal nostro Console Onorario e da personale dell’Ambasciata in Costa d’Avorio (competente per il Burkina Faso) che hanno assicurato costante assistenza al connazionale e alla sua famiglia fin dai momenti successivi all’evento».

Oggi 17 gennaio sono intanto rientrati in Toscana da Ouagadougou don Andrea Cristiani e gli altri volontari del movimento Shalom di San Miniato (Pisa) bloccati in Burkina Faso dopo gli attentati. Venerdì 15 erano già in aeroporto pronti a partire, quando si è verificato l’attentato e lo scalo è stato chiuso.

 

AGGIORNAMENTO ORE 18

La tragica conferma che il bambino italiano è tra le vittime dell’attentato morto è arrivata – come molti temevano – nel pomeriggio di oggi. Il ministero degli esteri italiano in una nota ha informato che è morto il piccolo Michel Santomenna di 9 anni, insieme alla madre ucraina e ad altri componenti della sua famiglia. Si tratta – secondo quanto annunciato a sua volta dal governo di Kiev – della madre e della sorella della mamma di Michel.

«Per la terribile perdita, il Governo italiano esprime la propria vicinanza al padre, il connazionale Gaetano Santomenna. L’Unità di Crisi, il Console Onorario a Ouagadougou e l’Ambasciatore d’Italia ad Abidjan, Alfonso Di Riso, che si è recato sul posto, stanno prestando assistenza al nostro connazionale» precisa la nota di Roma.

 

 

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