Francia, Sarkozy incriminato per finanziamenti elettorali illeciti

Nicolas Sarkozy

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy

PARIGI – L’ex presidente della repubblica francese Nicolas Sarkozy è stato incriminato per finanziamenti illegali della sua campagna elettorale per le presidenziali 2012, vinte da François Hollande. Elezioni in arrivo, inchieste giudiziarie che si aprono anche in Francia non solo in Italia. Non a caso Sarkozy è considerato tra i più accreditati concorrenti alle elezioni presidenziali del 2017, che vedono – al momento – il partito socialista di Hollande in una situazione di debolezza e, a destra, il Front National di Marine Le Pen non ancora «sdoganato» nei confronti dell’elettorato moderato. A breve si svolgeranno anche le elezioni primarie nel centro destra e una vertenza giudiziaria di questo tipo può mettere in seria difficoltà l’ex presidente.

L’incriminazione di Sarkozy è stata decisa dal giudice istruttore Serge Tournaire per «finanziamento illegale di campagna elettorale, per avere – in qualità di candidato – superato il plafond legale consentito alle spese elettorali» si legge in un comunicato della stessa Procura della Repubblica di Parigi. Di fatto gli inquirenti ritengono che i conti delle spese elettorali 2012 di Sarko siano stati truccati, per nascondere spese oltre il limite di 22,5 milioni di euro fissato dalla legge.

Tutto parte dall’inchiesta Bygmalion, dal nome della società che organizzava le manifestazioni elettorali dell’ex presidente nel 2012, che avrebbe portato alla scoperta di un giro di fatture false per occultare spese extra. Sarkozy, che è stato ascoltato per tutta la giornata di martedì 16 febbraio presso la sezione finanziaria del Tribunale di grande istanza di Parigi, avrebbe risposto alle accuse dicendo di non essere al corrente né della società Pygmalion né delle frodi fiscali accertate.

Nicolas Sarkozy quando nel 2011 ironizzava sull'Italia

Nicolas Sarkozy quando nel 2011 ironizzava sull’Italia

Contro di lui – come riporta il quotidiano Le Figaro – c’è la testimonianza del direttore della sua campagna elettorale, Guillaume Lambert, che ha dichiarato agli inquirenti di aver avvisato Sarkozy sul rischio di un superamento del plafond e sulla necessità di non effettuare ulteriori spese. Circostanza questa che Sarkozy, sentito dai responsabili dell’inchiesta nel settembre 2015, aveva detto di non ricordare.

Indipendentemente da come (e quando) finirà la vertenza giudiziaria dell’ex capo dello Stato francese, per lui è comunque una grana di non poco conto alla vigilia delle primarie del centro destra per le Presidenziali 2017, che nei prossimi mesi vedranno sfidarsi almeno 6 candidati, tra cui Alain Juppé, potente sindaco di Bordeaux, più volte ministro e un tempo alleato di ferro di Sarkozy. Un tempo.

 

 

 

 

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