Storia di Paolo Grossi, da Firenze e dal Chianti a Presidente della Consulta
ROMA – Paolo Grossi, 83 anni fiorentino doc, è il nuovo Presidente della Corte Costituzionale. È stato eletto all’unanimità oggi 24 febbraio 2016 dai giudici della Consulta, con 14 voti a favore e un’astensione, la sua. Sette anni fa esatti, il 23 febbraio 2009, aveva prestato giuramento come giudice costituzionale nominato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
TELEFONATA – Pochi giorni prima il professor Grossi stava, come sua consuetudine, consultando materiale giuridico nella sua abitazione fiorentina a pochi passi dal liceo Dante, dove in gioventù aveva compiuto gli studi classici. Suona improvvisamente il telefono: «Buongiorno professore, è il Quirinale. Il Presidente desidera parlarle…». Dopo qualche attimo di comprensibile sorpresa, Grossi ascolta la voce cordiale ma ferma di Napolitano che gli comunica direttamente la sua intenzione di nominarlo Giudice della Corte Costituzionale. È il passaggio definitivo del giurista Grossi dalla decennale vita di docente universitario a quella, prestigiosa ma ancora più impegnativa, di giudice chiamato a esprimersi sulla legittimità costituzionale di atti e leggi statali e regionali, nonché su eventuali conflitti di attribuzione tra i poteri di Stato e Regioni.
MANDATO – Oggi a 83 anni, lucidissimi e appena compiuti (è nato il 29 gennaio 1933), Paolo Grossi è ancora una volta chiamato a proseguire nel suo ruolo di servitore dello Stato. Sarà presidente della Consulta almeno per tre anni, fino a quando nel 2019 scadrà il suo mandato decennale di giudice costituzionale.
UNIVERSITÀ – In tanti a Firenze lo ricordano bene quando, da docente ordinario di Storia del diritto italiano alla Facoltà di Giurisprudenza e quindi anche da preside, frequentava le aule di via Laura e la sede del vicino Istituto di diritto agrario in piazza d’Azeglio. Cattolicissimo, impeccabile nel vestire e nei modi, dava indistintamente del «lei» a tutti: per rispetto, non per tenere le distanze. Questo non gli impediva di essere cordiale e ben accetto da tutti, anche in momenti difficili come quelli delle contestazioni a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Forte sicuramente della sua indipendenza politica e dell’autonomia di pensiero che una vita dedicata allo studio era in grado di assicurargli. Ieri come oggi.
FAMIGLIA – Il suo tempo libero Paolo Grossi lo ha sempre riservato alla sorella Francesca e oggi a stare in compagnia con la famiglia del nipote, il dottor Andrea Valeri, noto chirurgo fiorentino, direttore della struttura dipartimentale di Chirurgia generale d’urgenza e mini invasiva dell’ospedale di Careggi. È questa la sua famiglia di sempre: Andrea, la moglie Carmen, le nipoti Francesca e Chiara. Costanti i contatti, nonostante i pressanti impegni romani, con la segretaria «storica» Alma Lelli, che lo assiste da Firenze fino dai tempi della cattedra fiorentina a Giurisprudenza. Fu proprio da loro che Paolo Grossi si fece accompagnare al Quirinale il 23 febbraio 2008 per il giuramento nelle mani del Presidente Napolitano, all’indomani della nomina a Giudice costituzionale.
CHIANTI – Nella vita privata, chi lo conosce parla di Paolo Grossi come di un appassionato escursionista. Quando può dedica diverse ore a lunghe passeggiate nel Chianti, soprattutto nella zona di Greve dove trascorre il suo tempo in una dimora di campagna insieme a nipoti e pronipoti. E nella stagione giusta si toglie la veste da giurista per indossare quella di esperto cercatore di funghi. È la sua passione preferita, dopo lo studio del diritto naturalmente.
Scheda biografica del Presidente Paolo Grossi
Storia e funzioni della Corte Costituzionale
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ARTICOLO DEL 4 LUGLIO 2022
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