Confini: ceduto alla Francia tratto di mare della Toscana. Ma la Regione non lo sa

I nuovi confini marittimi Francia Italia secondo il sito francese Shom

I nuovi confini marittimi Francia Italia secondo il sito francese Shom

FIRENZE – L’Italia ha ceduto alla Francia «porzioni di superficie marina per 339,9 kmq e acquisite per 23,85 kmq con una diminuzione di 316,05 kmq». La prima riguarda un tratto di mare davanti all’isola di Capraia, mentre quella acquisita si trova nei pressi  alle isole d’Elba e Pianosa.

REGIONE – La conferma arriva a livello istituzionale dall’assessore regionale all’Agricoltura della Toscana Marco Remaschi, che ha la delega alle politiche per il mare. È la risposta data oggi 2 marzo nell’aula del Consiglio regionale ad un’interrogazione del capogruppo della Lega Nord Claudio Borghi, dopo le recenti notizie sull’ «accordo» Francia-Italia circa lo scambio di ampie zone di acque territoriali in tra la Liguria e la Costa azzurra, tra Sardegna e Corsica e ora anche al largo dell’arcipelago toscano.

PESCA – Ma c’è di più: la Regione Toscana dice di non averne saputo niente. «Le risorse contenute nel tratto di mare interessato (Santuario per i mammiferi marini) – ha detto l’assessore Remaschi – sono di altissimo pregio naturalistico. L’accordo Italia Francia sembra penalizzi in maniera rilevante il settore della pesca professionale marittima». E qui l’affondo: «la Regione Toscana – afferma Remaschi – non è mai stata messa a conoscenza dell’accordo firmato, ma ancora non ratificato, e che tale materia è di esclusiva competenza statale». Un incontro urgente con il ministro degli esteri Paolo Gentiloni è stato chiesto dalla Regione Toscana, ha concluso l’assessore, allo scopo di fare chiarezza.

TRATTATO – La vicenda segue di poco tempo quella successa tra Mentone e Ventimiglia dove, quasi per caso, i pescatori scoprirono che un tratto di mare pescosissimo (la «fossa del cimitero») non era più in acque territoriali italiane. La scoperta avvenne dopo che una motovedetta francese il 13 gennaio bloccò il peschereccio sanremese «Mina» costringendolo a dirigere verso Nizza, dove è stato poi rilasciato dopo alcuni giorni con il pagamento di una cauzione. Tensioni anche nelle acque tra la Sardegna e la Corsica. Tutto deriverebbe tra un trattato italo-francese sulla riconfigurazione dei confini marittimi firmato a Caen in Francia il 21 marzo 2015, rimasto segretissimo e poco conosciuto probabilmente anche agli stessi italiani che lo hanno firmato. I francesi al contrario lo conoscono bene tanto che – come previsto – l’accordo è già stato ratificato dal Parlamento di Parigi. Cosa non ancora avvenuta invece da quello di Roma.

RATIFICA – Il consigliere regionale toscano Claudio Borghi si è detto soddisfatto della risposta dell’assessore Remaschi, ma non di quello che sta succedendo. «È possibile – ha domandato il portavoce dell’opposizione – cedere territorio dello Stato senza nessun tipo di coinvolgimento degli organi democratici?». Borghi ha ringraziato del chiarimento: «Adesso parte ogni tipo di iniziativa a livello regionale e poi nazionale – ha concluso – per far sì che l’accordo non venga ratificato e perché non venga ceduto nemmeno un centimetro del territorio italiano».

LA CURIOSITÀ – La notizia della firma del trattato italo francese di Caen del 21 marzo 2015 era stata riportata, tra l’altro, nel sito web del «Service hydrographique et océanographique de la marine» lo Shom francese, che si era affrettato a pubblicare anche una mappa con i nuovi confini marittimi. La pagina del sito dove è stato pubblicato tutto il materiale è però bloccata dal 29 febbraio alle 5:43. Per accedervi occorre accontentarsi di una copia «cache» della stessa pagina, dove c’è un’avvertenza ben precisa: «La pagina potrebbe essere cambiata dopo questa data». Il mistero aumenta.

 

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