Osservatore Libero

Reggello, trovate vive nonna e nipotina disperse da una notte

L'elicottero Pegaso 1 al decollo dal campo sportivo di Reggello

L'elicottero Pegaso 1 del 118 al decollo dal campo sportivo di Reggello

L'elicottero dei Vigili del Fuoco che ha recuperato le due vittime a Reggello

L’elicottero dei Vigili del Fuoco che ha recuperato nonna e nipotina a Reggello

REGGELLO (Fi) – Sono state trovate, vive ma in gravissime condizioni, la bambina di 13 mesi dispersa con la nonna, Morena Ghinassi, nelle campagne di Reggello (Fi). Dopo una notte di ricerche le due donne sono state individuate dai soccorritori in una zona impervia in località Ponte di Modrione.

Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 7. Sul posto è arrivato l’elicottero B60 dei Vigili del Fuoco da Bologna che ha provveduto al recupero dei corpi e a trasportarli al campo sportivo di Reggello, dove ci sono alcune ambulanze e medici del 118.

A lungo i medici del 118, all’interno dell’ambulanza, hanno praticato la rianimazione alla piccola Sofia, che in un primo momento era stata indicata come morta. E il miracolo è riuscito. Poi alle 9.40 il decollo dell’elicottero Pegaso 1 verso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, sul quale è continuata la manovra di rianimazione. Nel frattempo la nonna è stata prelevata da un’ambulanza e trasportata in codice rosso all’Ospedale fiorentino di Careggi, ma non sarebbe in pericolo di vita.

A trovare le due donne, finite in un canalone, sono stati un gruppo di soccorritori, che alle prime luci del giorno avrebbero trovato sul terreno tracce del passeggino della bambina. Seguendo quelle sono arrivate a scoprire il punto dove erano i due corpi.

 

AGGIORNAMENTO ORE 14 del 20 mar 2016

Stabili, nel senso che non sono peggiorate, le condizioni di Sofia ricoverata prima nella sala rossa poi nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze. La piccola è in prognosi riservatissima, dovuta soprattutto all’ipotermia patita durante tutta la notte. La lotta dei sanitari per salvarla continua senza sosta.  La nonna invece è a Careggi, sembra per avere riportato anche lesioni interne, ma non sono stati riferiti peggioramenti del suo stato clinico.

CANALONE – A quanto si è appreso, nonna e nipotina sono state trovate alle prime luci dell’alba di oggi 20 marzo in fondo a un canalone nei pressi di un torrente. In quel punto la distanza da casa era di almeno 6-7 chilometri, alcuni dei quali in ripida salita, tanto che in un primo momento – nel buio della notte – era stata scartata l’ipotesi che la direzione della «passeggiata» di nonna Morena e di Sofia potesse essere quella, vista la difficoltà di camminare in quei sentieri scoscesi e per di più con una bambina su un passeggino. È stato invece proprio questo passeggino, ridotto in  condizioni da «fuoristrada», a lasciare tracce sul terreno che hanno portato i soccorritori sul punto giusto.

SCOPERTA – I primi a scoprire il luogo dove erano nonna e nipotina, immobili, sono stati alcuni carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Figline Valdarno che, insieme ad alcuni volontari, si erano diretti verso una zona particolarmente impervia e difficile da raggiungere. Fermato un fuoristrada all’inizio del bosco, i militari hanno proseguito a piedi avendo notato per terra tracce che potevano sembrare quelle di un passeggino. Nonostante portassero in sentieri sempre più stretti i militari hanno proseguito avanti per non lasciare nulla di intentato.

LACRIME – «È stato il maresciallo Nello Fasciolo di Figline a gridare per primo di averle scoperte» ha riferito Ivan Renzi, uno dei volontari che era salito in quella zona con i carabinieri e i vigili del Fuoco. Il carabiniere ha preso in braccio la piccola Sofia e l’ha portata via per oltre un chilometro a piedi in mezzo alla boscaglia, verso l’auto che ai suoi occhi sembrava non arrivare mai. Poi la corsa, insieme allo stesso volontario Renzi, verso l’ambulanza che stava attendendo più a valle. Quel fagottino in braccio al maresciallo, emozionatissimo, sembrava quasi non dare segni di vita, ma il calore del suo corpo deve essere riuscito a fare il miracolo. Quando ha finalmente consegnato Sofia ai medici ed ha atteso fuori dell’ambulanza che si tentasse di rianimarla, in molti assicurano di averlo visto piangere per l’emozione.

 

AGGIORNAMENTO ORE 20 del 20 mar 2016

Le condizioni della piccola Sofia rimangono gravissime: la bambina è tenuta in vita dalle apparecchiature del reparto di rianimazione. La nonna Morena è ancora in prognosi riservata, sembra per un trauma cranico. Non è in grado di parlare e di rispondere ai tanti interrogativi di questa vicenda.

 

AGGIORNAMENTO ORE 22,25 del 22 mar 2016 :

SOFIA È MORTA AL MEYER

Dopo 2 giorni è morta Sofia, 18 mesi, ritrovata nei boschi di Reggello

 

 

Il luogo del ritrovamento nei boschi di Reggello

 

 

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