Firenze, Scoppio del carro 2016 raccontato dai bovi della Valdichiana (Video)

I bovi della Valdichiana pronti a partire per lo Scoppio del Carro 2016

I bovi della Valdichiana pronti a partire per lo Scoppio del Carro 2016

FOIANO DELLA CHIANA (Ar) – «Mi chiamo Sansone, sono alto 2 metri e peso 14 quintali. Quanti anni ho? Otto, un’età matura per un bove come me». Potrebbe cominciare così l’ «intervista» al gruppo di cinque bovi che la mattina di Pasqua 2016 arrivano a Firenze dalla Valdichiana per trainare fino a piazza del Duomo il «Brindellone» pieno di fuochi artificiali che attira migliaia di persone per il tradizionale «Scoppio del Carro» davanti al sagrato della cattedrale di Santa Maria del Fiore.

VIAGGIO – «Stanotte tra sabato 26 e domenica 27 marzo dormirò ancora meno – prosegue Sansone – perché mi sveglieranno verso le 3. Voi umani avete il cambio dell’ora legale. Io e i miei compagni bovi invece abbiamo l’impegno di lasciare la nostra stalla e partire per Firenze. Un paio d’ore in un furgone, in piedi naturalmente, accanto a un altro bove più piccolo: 12 quintali appena e due anni meno di me. Non per niente lo chiamano Bimbo. In un altro furgone viaggeranno Grazioso, Valentino e la ‘riserva’ Morandino, il bove che starà in panchina, come direste voi, pronto a sostituire uno di noi quattro in caso di necessità. Dobbiamo sempre trainare un carro di almeno 50 quintali. Non è uno scherzo».

PREPARAZIONE – La preparazione dei bovi dello Scoppio del Carro comincia presto. Nel pomeriggio del sabato santo qui a Pozzo della Chiana è un gran daffare nelle stalle di Massimo Donnini, che da oltre una decina d’anni porta i suoi bovi a manifestazioni di alto livello come lo Scoppio del Carro e il Palio di Siena. Pulizia con acqua e spazzole aiutato dal nipote Mattia Donnini, quasi una lucidatura, poi la cena: qualcosa come 20 chili di fieno e 5 chili di mangime per ogni animale. Poi a dormire. In viaggio solo acqua da bere. Lo stomaco deve restare, si fa per dire, leggero.

ARRIVO – Poi il previsto arrivo a Firenze all’alba del giorno di Pasqua nel parco delle Cascine. Lì nuova pulizia ai bovi con l’idrospazzola a cura degli addetti comunali di Firenze, che provvedono anche ad «abbellire» le due coppie di bovi: fiori sulla testa e smalto color oro sulle unghie e sulle corna. Il minimo che può capitare ad animali che sono stati castrati a cinque mesi e che per un anno sono curati e mantenuti per poter sfilare nelle strade di Firenze e Siena, tra migliaia di applausi e clic di smartphone, tablet, macchine fotografiche. La vita da toro, si sa, è un’altra cosa, ma anche fare il bove da spettacolo ha i suoi vantaggi.

VIDEO – LA VIGILIA DELLO SCOPPIO DEL CARRO

AGGANCIO – A questo punto manca solo … il Carro. L’ «aggancio» con i bovi della Val di Chiana avviene verso le 9 della mattina di Pasqua in via Il Prato a Firenze, davanti al deposito dove durante l’anno è custodito il Brindellone. Al «timone» che traina il Carro ci sono i bovi Sansone e Bimbo, davanti a loro (al «trapelo» si dice in Valdichiana) ci sono Grazioso e Valentino, quest’ultimo al suo debutto a Firenze, mentre gli altri tre conoscono già le buche del centro storico del capoluogo toscano.

CARRO – In questi giorni è stata ultimata, in vista della Pasqua, la preparazione del Carro, a cura dei tecnici e degli addetti del Comune. dove la Pirotecnica Soldi di Pian di Sco (tradizionale e sperimentata fornitrice dei “fochi” di Pasqua a Firenze) ha installato circa 2800 pezzi pirotecnici che esploderanno intorno alle varie zone del Carro per una durata complessiva di circa 15 minuti. Al termine di ogni giro sui vari piani del Brindellone uscirà fuori un disegno coreografico pirotecnico. «Meno colori festaioli come in passato e più fuochi tradizionali con luci argentate. La scelta, considerato anche il delicato momento generale, è stata quella di sottolineare la solennità di un evento come la Pasqua piuttosto che celebrare una festa» dice il titolare Fulvio Soldi.

La Colombina 2016 è pronta a volare

La Colombina 2016 è pronta a volare

COLOMBINA – È Soldi che, nella mattinata di sabato 26 marzo, ha ultimato la preparazione anche della «colombina» di cartapesta di circa mezzo chilo che, come da tradizione, parte dall’altar maggiore della Cattedrale del Duomo e viene “sparata” lungo un cavo d’acciaio verso il Brindellone per accendere la miccia che dà il via allo Scoppio del Carro. Addosso ha due razzi, uno per l’andata l’altro per il ritorno verso l’altare. Dodici secondi per percorrere 108 metri di distanza con punte anche di 60 chilometri all’ora.

La colombina, simbolo anch’essa della celebrazione dello Scoppio del Carro, è molto ambita e richiesta come ricordo, al termine della manifestazione. Almeno una volta se la portò via il presidente del consiglio Matteo Renzi. «Quest’anno compio 50 anni – dice sorridendo Fulvio Soldi – penso proprio che la terrò come ricordo di famiglia».

 

Storia e tradizione dello Scoppio del Carro

 

VIDEO DELLO SCOPPIO DEL CARRO (2015)

 

 

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Sandro Addario

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