Osservatore Libero

Società della salute, Fiesole «divorzia» dalla Zona Fiorentina Nord-Ovest

Il palazzo comunale di Fiesole

Il palazzo comunale di Fiesole

FIESOLE – È arrivato al capolinea il «matrimonio» tra il Comune di Fiesole e la Società della Salute della Zona Fiorentina Nord-Ovest. Dopo circa 12 anni di convivenza (quasi forzata) il consiglio comunale della città etrusca ha deciso di lasciare la struttura pubblica della quale fa parte dal 2003 con i comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Vaglia oltre all’Azienda Sanitaria di Firenze.

REGIONE – Oggi 31 marzo è stato votato un atto d’indirizzo (con il voto favorevole della maggioranza della lista civica «Cittadini per Fiesole» e del consigliere di Forza Italia nonché l’astensione del Pd) in cui si dà mandato alla Giunta guidata dal sindaco Anna Ravoni di chiedere alla Regione Toscana il nulla osta per staccarsi dagli altri comuni. Difficilmente Palazzo Strozzi Sacrati potrà dire no, anche perché Fiesole sta utilizzando una facoltà prevista dalla recente legge regionale 84 del 2015, sul riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del sistema sanitario della Toscana.

Anna Ravoni, sindaco di Fiesole

SERVIZI – Di fatto, assicurano il sindaco di Fiesole Ravoni e l’assessore per i Servizi ai cittadini Francesco Sottili, per i cittadini fiesolani non cambierà nulla. Chi ne ha diritto continuerà ad avere la stessa tipologia di assistenza sanitaria (ad esempio la richiesta di analisi e visite specialistiche attraverso il numero verde del Cup) come pure anziani, disabili e «soggetti vulnerabili» fruiranno dell’assistenza sociale regionale come in passato.

BILANCIO – Il problema dunque non è quello delle prestazioni, ma di natura gestionale e – anche se non ne viene pronunciata la parola – «politica». Fiesole (14 mila abitanti) contribuisce con circa 700 mila euro l’anno al bilancio della Società della salute Nord Ovest, di cui detiene una quota di poco meno del 5%. Nella stessa SdS le quote maggiori sono dei comuni di Sesto Fiorentino, Scandicci e Campi Bisenzio «vere e proprie città con insediamenti industriali ed esigenze lontane da quelle di altri comuni come il nostro» commenta il sindaco di Fiesole. In altre parole: vogliamo spendere i nostri soldi diversamente. «In qualcosa che sia più vicino alle politiche sociali e alle esigenze reali del nostro territorio» aggiunge l’assessore Sottili.

VERSO SUD EST – Cosa farà ora Fiesole? L’ipotesi è quella di fare fronte con i comuni dell’area Sud Est fiorentina, che un tempo appartenevano alla disciolta Società della Salute Sud est e che ora cooperano attraverso la conferenza dei sindaci per quanto riguarda le attività socio-sanitarie. Tra questi ci sono comuni come Pontassieve, Bagno a Ripoli, Rignano, Impruneta più vicini «geopoliticamente» a Fiesole. Questo non esclude che Fiesole non possa decidere anche autonomamente specie in ordine a convenzioni con strutture sanitarie e socio assistenziali più idonee per il proprio territorio.

 

PER SAPERNE DI PIÙ:

Cosa sono e a cosa servono le Società della salute

 

 

 

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