Camorra in Toscana, arrestati affiliati al clan dei Casalesi

Il Procuratore capo della Repubblica di Firenze Giuseppe Creazzo (a destra) e il capo della Squadra Mobile fiorentina Giacinto Profazio (al centro)

Il Procuratore capo della Repubblica di Firenze Giuseppe Creazzo (a destra) e il capo della Squadra Mobile fiorentina Giacinto Profazio (al centro)

FIRENZE – Truffavano le assicurazioni e il 20% andava alla camorra. La Squadra Mobile di Firenze ha arrestato stamani 5 aprile cinque persone, ritenute secondo l’accusa collegate al clan camorristico dei Casalesi. Tre sono in carcere, due carrozzieri sono agli arresti domiciliari. Indagate complessivamente 64 persone tra cui due avvocati di Viareggio, che potrebbero aver favorito l’attività illecita della camorra.

Gli arrestati sono Gianluca De Chiara (25 anni)  di Aversa (Ce)  e Cesareo Marino (48 anni) di Gricignano d’Aversa (Ce) , che ora si trovano in carcere a Santa Maria Capua Vetere. Il terzo è Salvatore Mundo (48 anni) di Napoli già detenuto in carcere a Parma per altri reati. I due agli arresti domiciliari sono padre e figlio Aldo Castoro (75 anni) e Sandro Castoro (52 anni), titolari di una carrozzeria a Viareggio.

Secondo quanto riferito dal procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo, le truffe andavano avanti dal 2009, principalmente nella zona della Versilia, ma anche a Prato, Massa Carrara e Caserta. Almeno una decina i casi accertati, ma sono in corso indagini accertarne eventuali altri. Diverse le tipologie di azione: da denunce alle compagnie assicurative per incidenti totalmente inesistenti, allo «sfruttamento» di incidenti realmente avvenuti, «caricando» la richiesta danni con documentazione medica di passeggeri mai saliti a bordo delle auto e per danneggiamenti alle auto ben superiori a quanto in realtà già avvenuto.

Un giro d’affari che fruttava mediamente dai 3 ai 7 mila euro per sinistro: una cifra che complessivamente è di almeno 100 mila euro. Come è stato sottolineato, le indagini – grazie anche ad indicazioni pervenute da un collaboratore di giustizia – hanno potuto accertare che il 20% andava alla camorra del clan dei Casalesi. Che gestiva tutta la «filiera», dall’incidente (vero o simulato) fino all’incasso del risarcimento.

L’operazione di polizia è stata condotta dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Firenze, coordinata dal pm Emilio Monferini della Direzione Distrettuale Antimafia che ha chiesto e ottenuto le misure cautelari dal Gip Erminia Bagnoli.

 

 

 

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Sandro Addario

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