Firenze: «A Paolo Poli sia intitolata una strada»
FIRENZE – Una strada o una piazza intitolata a Paolo Poli. È quanto vuole il Consiglio comunale di Firenze, in una mozione votata oggi 11 aprile all’unanimità per ricordare il grande attore fiorentino, scomparso il 25 marzo all’età di 86 anni.
Sindaco e amministrazione comunale vengono invitati a «concordare con i proprietari e i gestori dei teatri fiorentini, in particolar modo Niccolini e La Pergola, che hanno avuto in Paolo Poli un punto di riferimento artistico, l’intitolazione di una sala a lui dedicata; a dedicare l’edizione del 2016 dell’Estate Fiorentina, promossa dal Comune di Firenze, a Paolo Poli; a istituire un premio annuale dedicato alla memoria di Paolo Poli per l’artista che si è contraddistinto nelle arti del teatro e dello spettacolo; a valutare la realizzazione, anche in collegamento con la parte del complesso dell’ex-Tribunale di Piazza San Firenze che vedrà ospitare il museo Zeffirelli, di una mostra permanente destinata ad accogliere e mostrare il ricco patrimonio artistico e culturale di Paolo Poli». Inoltre, sindaco e amministrazione sono invitati «a provvedere fin da subito alla proposta d’intitolazione di una strada o una piazza all’artista Paolo Poli».
Queste le motivazioni della mozione, votata da tutti i consiglieri presenti oggi alla seduta del Consiglio Comunale presieduto da Caterina Biti:
- Preso atto che il 25 marzo u.s. è venuto a mancare all’età di 86 anni un grande artista nato a Firenze: Paolo Poli;
- Considerato che Paolo Poli era un artista versatile, libero, come il sindaco di Firenze Dario Nardella l’ha voluto definire diffondendo su Twitter la notizia della scomparsa;
- Ricordato che Paolo Poli era nato nel 1928 a Firenze, si era laureato in letteratura francese con una tesi su Henry Beque e aveva cominciato lavorando in radio e nel teatro vernacolare, sino a quando dopo esser entrato a far parte, a Genova, della Borsa di Arlecchino fondata da Aldo Trionfo, approdò a Roma;
- Preso atto che nella vita artistica di Paolo Poli rimarrà celebre la lettura e l’interpretazione di Pinocchio, così come le favole per i più piccoli o novelle famose raccontate in trasmissioni radiofoniche negli anni Settanta;
- Visto che Paolo Poli dalla comicità intelligente e provocatoria, per primo sperimentò e portò in scena personaggi «en travestì»;
- Considerato come Paolo Poli ebbe un momento di vera gloria con «Santa Rita da Cascia» nel 1967, che creò scandalo e per cui venne accusato di vilipendio alla religione;
- Preso atto che l’artista Paolo Poli ha legato indissolubilmente il proprio nome e la propria carriera artistica a luoghi e spazi culturali della Città di Firenze, fino alla recente inaugurazione, l’8 gennaio scorso, per la riapertura del Teatro Niccolini, che lo ha visto per l’ultima volta sulla scena, ma che per tutti gli anni Novanta lo aveva visto protagonista di spettacoli memorabili come Paradosso e Cane e gatto, assieme alla sorella Lucia;
- Visto l’enorme affetto che la Città di Firenze ha voluto tributare a Paolo Poli anche dopo la morte;
- (….)
Da qui l’invito al sindaco e amministrazione a dar corso alla proposta, di cui comunque non si conoscono i tempi di realizzazione. L’auspicio è che non resti un annuncio.
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