Il Canada vuole legalizzare il suicidio assistito

Il premier canadese Justin Trudeau

OTTAWA – Sarà legale in Canada il suicidio medicalmente assistito. Questa è almeno l’intenzione del giovane primo ministro Justin Trudeau, che ha presentato oggi 14 aprile una proposta di legge al Parlamento di Ottawa.

La norma, qualora introdotta, sarebbe limitata ai soli cittadini canadesi iscritti nel sistema sanitario nazionale. Tutto questo allo scopo di evitare una sorta di «turismo della morte» con malati terminali in arrivo da altri paesi. Attualmente in Usa ci sono solo pochi stati dove il suicidio assistito è legale: tra questi l’Oregon e il Vermont. Ma anche in Europa alcune forme sono consentite in Belgio, Olanda, Svizzera e Germania, come riferisce il New York Times, tra i primi media a dare la notizia dell’iniziativa di Trudeau.

Secondo la proposta di legge canadese, chi vuole morire potrà decidere di suicidarsi o con i farmaci forniti dai propri medici o saranno questi ultimi a somministrarli. Ai familiari sarà concessa la possibilità di assistere il proprio congiunto fino all’ultimo momento. La «libertà di suicidio» sarebbe inoltre limitata solo agli adulti in gravi condizioni di salute o a malati terminali.

La proposta di legge era nell’aria in Canada, fino da quando nel 2015 la Corte Suprema aveva abrogato il divieto contro il suicidio assistito, dando però un anno di tempo al governo per predisporre una nuova legge che regolamentasse la materia. L’ex primo ministro Stephen Harper, fortemente osteggiato dal suo partito conservatore, aveva preso tempo. Dopo la vittoria del liberale Justin Trudeau (44 anni) alle elezioni dell’ottobre 2015, le cose sono cambiate. Nella scelta del nuovo premier con tutta probabilità c’è anche il ricordo del padre, l’ex primo ministro Pierre Elliot Trudeau, che morì nel 2000 dopo aver perso una lunga battaglia contro il cancro e il morbo di Parkinson.