Il corteo davanti alla prefettura di Firenze in via Cavour
FIRENZE – Ventimila secondo gli organizzatori, cinquemila al massimo secondo la Questura. Indipendentemente dalla consueta differenza di cifre, sono stati comunque migliaia i partecipanti oggi 14 maggio a Firenze al corteo contro la realizzazione di un inceneritore nella piana di Sesto Fiorentino. Ma non sono mancati cartelli anche contro l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola.
Un lungo serpentone di folla pacifico che ha «invaso» non solo le strade di Firenze, ma anche il web dove aumentano a vista i commenti sui social network. Primo su tutti l’hashtag #UnViSiFaFare, scritto in dialetto fiorentino: «Non ve lo facciamo fare». Al quale puntualmente segue un commento (tra i tanti) su Twitter : «scritto così Renzie lo capisce?».
Il corteo, partito intorno alle 15,30 dal parco di San Donato a Novoli, è arrivato intorno alle 18,30 in piazza della Repubblica. Fino alle 23 è previsto nella stessa piazza un happening dei partecipanti, dove sono previsti concerti di Bandabardò, Gaudats Junk, Bobo Rondelli ed interventi dal palco.
«Questa volta li fermeremo: senza la gente non si decide niente»: lo hanno detto dal palco in una piazza della Repubblica gremita di manifestanti alcune delle Mamme no Inceneritore, seguite in coro dalla folla, aggiungendo che il numero dei partecipanti all’evento era salito a 20.000 persone. «L’impianto che vogliono realizzare rovescerà ogni anno su Firenze e l’area circostante enormi quantità di sostanze tossiche e cancerogene – è stato detto – e sorgerà ad appena 8 chilometri da piazza del Duomo».
Tra i tanti striscioni esposti: «Tutti uniti contro l’inceneritore», «Renzi la piana morde», «Inceneritore e aeroporto nocività/ il profitto devasta la città», «Non bruciate il nostro futuro» scritto in diverse lingue.
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