Marte e la Terra vicinissimi nell’ultima settimana di Maggio 2016

Il confronto tra la Terra (a sin.) e Marte

Il confronto tra la Terra (a sin.) e Marte

FIRENZE – Incontro ravvicinato di tipo spaziale, quello tra Marte e la Terra previsto da domenica 22 a lunedì 30 maggio 2016. Nella prima giornata il «pianeta rosso» – il secondo più piccolo del sistema solare dopo Mercurio – sarà più luminoso del solito perchè si troverà esattamente nella posizione opposta al sole. Il 30 maggio sarà invece nella distanza minima dalla Terra: «appena» 73,5 milioni di chilometri, quasi 200 volte la distanza Terra-Luna. Un fenomeno che si verifica ogni 11 anni.

Lo spettacolo si potrà osservare in diretta streaming sul Virtual Telescope dalla mezzanotte tra domenica 22 e lunedì 23 maggio. «In quel momento Marte sarà in opposizione, ciò significa che il Sole, la Terra e Marte saranno allineati, con la Terra al centro» ha spiegato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. L’opposizione di un pianeta segna anche la minima distanza dalla Terra. «Nel caso di Marte – ha rilevato Masi – se le due date non coincidono, dipende dall’orbita sensibilmente ellittica del pianeta rosso». Il pianeta rosso  è particolarmente fotogenico in questa occasione perché sarà completamente illuminato dal Sole e apparirà più grande e luminoso del solito. Visto dalla Terra, il pianeta avrà un diametro pari a un centesimo di quello del disco della Luna e sarà più brillante di Sirio, la stella più luminosa del cielo. Per osservarlo basta un telescopio di 100 millimetri di diametro, da puntare verso Sud dopo la mezzanotte.

Anche altre due coincidenze fanno di questo evento astronomico un appuntamento da non perdere: «Sabato 21 maggio – ha detto ancora Masi – il pianeta sarà anche in congiunzione con la Luna piena, dalla quale disterà solo 5 gradi, e si troverà nelle stelle dello Scorpione, tra le quali c’è Antares, chiamata così perché per il suo colore rosso è considerata rivale di Marte (in greco Ares)».

TSUNAMI – Intanto dall’Istituto di scienze planetarie di Tucson in Arizona (Usa) arriva la notizia che 3,4 miliardi di anni fa due giganteschi tsunami – con onde alte oltrev120 metri – si sarebbero verificati sulla superficie di Marte. Secondo gli scienziati americani tutto sarebbe derivato dall’impatto di due asteroidi, che avrebbe provocato le onde di tsunami , composto da acqua liquida. Il primo impatto avrebbe provocato un cratere del diametro di circa 30 chilometri, generando tsunami con onde alte 120 metri, che a loro volta avrebbero provocato alluvioni e fatto convogliare le acque in un freddo oceano di acqua salata. Le acque avrebbero poi ricoperto le coste settentrionali del pianeta ancora giovane, divenendo possibili «incubatrici» di vita.

Ecco la scheda di Marte

 

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