Osservatore Libero

Professione falsario, come difendersi dall’attacco all’Euro

Banconote da 20 euro

Banconote da 20 euro

La produzione delle nuova banconota da 20 euro

La produzione delle nuova banconota da 20 euro, con sistemi di sicurezza anti falsario

ROMA – Abbiamo mai controllato le banconote o le monete che abbiamo nel portafoglio o nel portamonete? Probabilmente no, data la fretta con cui si muove la nostra giornata. Eppure una maggior conoscenza di come sono prodotte e stampate, può aiutarci a evitare la sgradita sorpresa di rimanere vittima di un falsario e vedersi rifiutato un pagamento con una banconota.

SERVIZI SEGRETI – Falsificare le monete è un antico vezzo dell’uomo che oggi, più e meglio di ieri, falsifica di tutto: gratta e vinci, biglietti dell’autobus e del treno, documenti ritenuti sicurissimi e non falsificabili, carte di credito e soprattutto banconote e monete. Si consideri che gli Stati Uniti già nel 1865 dovettero istituire addirittura un servizio segreto  per combattere la contraffazione del dollaro. Si chiamava Secret Service e dipendeva dal Dipartimento del Tesoro, che ha sede di fianco alla Casa Bianca. Dopo l’assassinio del presidente William McKinley, nel 1901 il Congresso  decise di conferirgli anche l’incarico di protezione del presidente, funzione svolta tuttora.

SCANNER – Se nel 1865 la falsificazione era un pericolo, si può facilmente immaginare come lo sia ancor di più oggi, quando chiunque, con uno scanner ed una buona stampante, può tentare di aumentare le proprie risorse e il proprio potere di acquisto, stampando in proprio qualche banconota, magari di piccolo taglio. Pochissimi problemi, invece, per il falsario professionista che può procurarsi gli strumenti per produrre ottime banconote e ottime monete (metalliche). Si falsificano moltissimo anche i 50 centesimi di euro e le monete da 1 e 2 euro. Ed è difficilissimo riconoscerle, anche per gli esperti.

BANCONOTE – Un discorso a parte meritano le banconote. La quantità di dollari USA falsi in circolazione è immensa e non quantificabile. Altrettanto importante è la falsificazione dell’euro, soprattutto nei tagli di 20, 50 e 100 euro, ma si falsificano anche i tagli da 5, da 10, da 200 e 500 euro! Si pensi che un gruppo criminale falsario ha messo in produzione banconote da 100 € così ben fatte che in alcuni paesi del nord Europa da anni nessun esercizio pubblico li accetta più ed è facile notare che anche in Italia se ne vedono poche in giro.

CIRCOLAZIONE – Falsificate su ampia scala anche le banconote da 200 e 500 € in paesi come Bulgaria, Russia, Turchia, Iran, Iraq. Banconote che ovviamente non vengono messe in circolazione nell’Eurosistema perché generalmente non accettate o accettate con diffidenza ma che trovano ampia collocazione nelle grosse transazioni in contanti nei paesi del terzo mondo e in Sud America, dove peraltro vi è la Guaiana Francese che ha l’euro quale moneta corrente. Grosse partite di banconote da 50, 100 , 200 e 500 € vengono cedute dal falsario di turno a organizzazioni criminali di quei paesi, che le scambiano magari con partite di droga e armi.

CLASSIFICHE – Ai primi posti per la produzione, qualità e spendita dell’Euro falso si collocano Italia, Francia, Spagna, Bulgaria, Columbia. Ma ormai nessun paese si può ritenere estraneo a questo fenomeno e quindi nessuno può muovere accuse a nessuno. L’Italia, sin dal 1992, si è organizzata, per prima in Europa, creando un reparto specializzato dei Carabinieri per la lotta al «falso nummario». L’Unione Europea, a sua volta, ha creato in seno all’Olaf e all’Europol delle unità che coordinano le azioni di contrasto della falsificazione. Inoltre, la BCE sta rinnovando progressivamente i vari tagli delle banconote con elementi di sicurezza sempre maggiore. I livelli di falsificazione noti, che sono però solo la punta dell’iceberg, sono ovviamente solo quelli risultanti dai sequestri effettuati dalle forze di polizia e dai soggetti tenuti a sequestrare le monete e le banconote sospette di falsità (banche, uffici postali, agenzie di cambio). Anche se il fenomeno nel complesso non è da ritenersi allarmante e le quantità accertate dei falsi siano assolutamente ininfluenti rispetto l’enorme massa di circolante genuino.

MONETE – A questo punto che fare contro gli attacchi di un falsario? Attenzione alle monete metalliche. Esse, se sono genuine, sono un capolavoro di incisione e di tecnica: se sono macchiate, se sono ammaccate, se hanno immagini non ben definite, sappiate che quasi sicuramente sono false. Ne sanno qualcosa i gestori delle casse automatiche di autostrade, parcheggi.

CONSIGLI – Per le banconote, i classici consigli: «toccare, guardare e muovere» le banconote. Sentirete la sonorità e la consistenza diverse della banconota rispetto la carta commerciale, verificherete la filigrana e il registro di stampa recto-verso, il filo di sicurezza, constaterete gli elementi in rilievo. Dedicate soprattutto un poco del vostro tempo allo studio delle banconote che avete nel portafoglio, vi sarà più facile accorgervi di aver ricevuto una banconota falsa. Nel dubbio correte in banca o in un ufficio di polizia. Non sarà mai troppo tardi.

 

Per saperne di più, si può consultare :

– la pagina del sito web dei Carabinieri sulla falsificazione di banconote e monete

– il sito web ufficiale Euro, la nostra moneta con le caratteristiche di sicurezza di ogni banconota

 

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