Un lancio in wingsuit dall’Aiguille du Midi
MONTE BIANCO – Un italiano di 33 anni è morto sul massiccio del Monte Bianco, nell’Alta Savoia francese. L’uomo è rimasto vittima di un incidente dopo un salto con il wingsuit, la speciale «tuta alare» utilizzata negli sport estremi per i lanci in alta montagna. Una pratica spettacolare ma pericolosissima perché si viene giù ad almeno 100 km all’ora e vicinissimi al suolo e alle pareti di una montagna. Il minimo errore può essere fatale, perché in genere il paracadute di arrivo viene azionato solo negli ultimi momenti della corsa.
L’uomo – Dario Zanon originario di San Giorgio in Bosco (Pd) – è stato ritrovato oggi domenica 12 giugno da una squadra di soccorritori. Mercoledì 8 giugno aveva informato – come prescritto – la gendarmeria della sua intenzione di effettuare un salto dall’Aiguille du Midi, uno dei picchi più famosi del massiccio del Monte Bianco raggiungibile da una funivia che parte da Chamonix.
«Si lanciato con il wingsuit da una quota di 3800 metri ed è impattato al suolo intorno alle 11,30, ma nessuno ha dato l’allarme perché era da solo» hanno riferito alla Gendarmeria di Chamonix. Non è ancora chiaro perché solo sabato 11 sono scattate le ricerche. Sono partite squadre di soccorritori da terra e in elicottero, ma in un primo momento le ricerche hanno dato esito negativo.
Solamente dopo aver ascoltato le testimonianze di amici e indicazioni sul tipo di salto che l’uomo stava effettuando, è stato possibile nella mattinata di oggi domenica 12 ritrovare il suo corpo a 2000 metri di altitudine in un canalone che si affaccia sui ghiacciai di Taconnaz e dei Bossons. A quanto si apprende il salto sarebbe stato effettuato in condizioni di scarsa visibilità e di nebbia persistente. Molto probabilmente l’uomo non ha fatto in tempo ad aprire il paracadute di arrivo finendo sul ghiacciaio.
VIDEO, UN IMPRESSIONANTE LANCIO DI DARIO ZANON
(da YouTube Set 2015)
