Firenze, morto improvvisamente il professor Giancarlo Berni

Giancarlo Berni

FIRENZE – È morto improvvisamente a Firenze il professor Giancarlo Berni, noto primario ospedaliero di Careggi. Avrebbe compiuto 80 anni nel prossimo ottobre 2016, tra quattro mesi. Il decesso è avvenuto oggi 20 giugno a seguito di emorragia cerebrale da cui è stato colpito in casa verso le 8,30 di stamattina. Trasportato in codice rosso dal 118 a Careggi è stato ricoverato nel reparto di rianimazione del Dipartimento di Emergenza Urgenza che lui stesso aveva contribuito a creare e che ha diretto fino al 2006. La morte è stata dichiarata nelle giornata di oggi al termine delle ore previste per l’accertamento di morte encefalica con il consenso da parte dei familiari alla donazione degli organi, come lui stesso da sempre aveva indicato.

I funerali si svolgeranno a Firenze mercoledì 22 giugno, alle 10.30 nella Chiesa di San Giovanni Battista, in viale Pieraccini a Careggi (di fronte a Villa Monna Tessa). La salma è esposta martedi 21 alle Cappelle del Commiato a Careggi.

Il professor Berni lascia la moglie Piera e i figli Luca Antonio e Maria Chiara. Era nato a Firenze il 14 ottobre 1936. È stato tra l’altro Consigliere dell’Ordine dei Medici, docente nella Scuola di Specializzazione in Medicina Interna dell’Università di Firenze, membro del Consiglio Sanitario Regionale Toscano e del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. È stato anche presidente del Rotary Club Firenze Nord.

Ha dedicato la sua vita e la sua professione alla Medicina di emergenza – urgenza anche come responsabile dell’Osservatorio permanente della Regione Toscana su questo tema. Autore di varie pubblicazioni scientifiche «sarà ricordato – si legge in una nota dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi – non solo come un grande clinico che ha insegnato a generazioni di medici fiorentini, ma anche come pioniere nella medicina e chirurgia d’urgenza e per l’impegno di una vita nella Sanità pubblica nazionale e nel Sistema Sanitario Toscano».

 

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Sandro Addario

Sandro Addario

Commenti (2)

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    Anna Maria

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    Gianni Berni amico da sempre della nostra famiglia. Ha curato tutti: genitori, figli, mio marito. Percorrere i viali di Careggi con lui era un’esperienza. Tanti lo fermavano medici, infermieri, pazienti. Si percepiva in loro stima, rispetto, riconoscenza. Di come si occupava dei malati l’ho visto quando in ospedale mio marito Tindarì Baglione combatteva contro un male ormai arrivato all’ultimo stadio. Lo ha curato con tutta la sua esperienza e la sua scienza, incoraggiandolo e rassicurandolo. Quando l’ultimo giorno siamo arrivati in ospedale, Gianni Berni era lì con la sua presenza rassicurante per guidarci verso l’accettazione di quel momento terribile. Si percepiva chiaramente che sotto quella apparente pacatezza c’era un dolore grande come il nostro. Grazie Gianni per tutto quello che hai fatto per tutti i tuoi malati e anche per Tindari. Riposa in pace accanto a lui. Anna Maria Baglione

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    Simona Venturini

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    Un Uomo ed Medico davvero speciale, un Maestro di scienza e di vita! Devo ai suoi insegnamenti molto di quello che so, e di quello che sono, eh si perchè cari signori, Lui era uno che spiegava e condivideva il suo sapere anche con chi come me, era una semplice ed umile allieva infermiera del primo anno.
    È vero, a volte era un uomo rude, ma era il suo carattere e comunque bastava avere la consapevolezza di aver tutto da imparare, l’apertura mentale ad accogliere i suoi insegnametni e la voglia di crescere e lui sicuramente era sempre ben disposto.
    Sicuramente sapeva anche essere umano con i suoi pazienti, a suo modo. Bastava davvero poco… Grazie Prof per tutto quello che ha fatto per me sia sul piano professionale, sia famigliare (anche se ormai era troppo tardi)… R.I.P

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