Papa Francesco: «Violenza islamica? C’è anche quella cattolica»

Papa Francesco sul volo di ritorno da Cracovia incontra i giornalisti

Papa Francesco sul volo di ritorno da Cracovia incontra i giornalisti

CITTÀ DEL VATICANO – «Non mi piace parlare di violenza islamica, perché sfogliando i giornali vedo tutti i giorni che la violenza è anche in Italia: uno che uccide la sua fidanzata, un altro ucciso la matrigna e un altro … e sono battezzati cattolici. Questi sono cattolici violenti. Se parlo di violenza islamica, devo parlare di violenza cattolica. No, i musulmani non sono tutti violenti, come i cattolici non sono tutti violenti».

Così Papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti a bordo dell’aereo che oggi 31 luglio lo ha riportato a Roma da Cracovia, dove il pontefice ha partecipato alle Giornate Mondiali della Gioventù 2016. Questi i passaggi principali del suo pensiero.

«Penso che non sia giusto identificare l’Islam con la violenza, non è giusto e non è vero. Ho avuto un lungo dialogo con il grande imam di Al-Azhar e so quello che pensano. Cercano la pace, l’incontro. Il nunzio di un paese africano mi ha detto che nella capitale dove si trova, c’è sempre una lunga fila per entrare nella Porta Santa del Giubileo. Alcuni si avvicinano al confessionale, i cattolici, ma la maggior parte avanza per pregare davanti all’altare della Vergine. Questi sono i musulmani che vogliono fare il giubileo. Essi sono fratelli!»

«Ci sono piccoli gruppi fondamentalisti. E mi domando: quanti giovani, noi europei abbiamo lasciato – senza ideali e senza un lavoro – avvicinarsi alla droga e all’alcool? Vanno lì e si arruolano a gruppi fondamentalisti»

«Sì, possiamo dire che la cosiddetta Isis è uno stato islamico, che si presenta come violento. Quando presentano la loro carta d’identità, fanno vedere come uccidono gli egiziani sulla coste libiche o altrove. Ma questo è un piccolo gruppo fondamentalista, chiamato Isis».

«Ma non possiamo dire che tutto l’Islam sia terrorista: questo non è vero e non è giusto, Il terrorismo è ovunque. Pensate del terrorismo tribale in alcuni paesi africani. Il terrorismo è anche … non so se posso dire perché è un po’ pericoloso, ma il terrorismo cresce quando non c’è altra scelta. Al centro dell’economia mondiale c’è il dio denaro e non la persona, l’uomo e la donna. Ecco il primo terrorismo. Ha cacciato via la meraviglia della creazione, l’uomo e la donna, e là ha messo i soldi. Questo è un terrorismo di base, contro tutta l’umanità. Dobbiamo rifletterci»

 

(Traduzione dal testo integrale pubblicato su Le Figaro)

 

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Sandro Addario

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