Influenza, a Pistoia un medico su due non si vaccina

Non tutti i medici che raccomandano la vaccinazione si fanno vaccinare

Non tutti i medici che raccomandano la vaccinazione per l’ influenza si fanno vaccinare

PISTOIA – Meno della metà dei medici di Pistoia si vaccina annualmente contro l’ influenza. Lo rivela uno studio presentato sabato 24 settembre all’8° congresso della Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie della Toscana, che si è svolto a Firenze.

Questionario

Tra gli argomenti trattati c’è anche l’esito di un’indagine sulla «Percezione delle vaccinazioni nei Medici di Medicina Generale della provincia di Pistoia» (ex Azienda Usl3) curata dal dottor Stefano Tafi e dalla dottoressa Elisa Lari. È stato presentato il risultato di un questionario anonimo, inviato dal 4 aprile al 15 maggio 2016, ai 214 medici di medicina generale iscritti all’ordine dei medici di Pistoia. Le risposte arrivate sono state un campione significativo: 137 in tutto, pari al 64% dei destinatari.

È emerso che il 46% dei medici si vaccina regolarmente ogni anno contro l’ influenza, perché si considera «categoria a rischio e per evitare il contagio in pazienti anch’essi a rischio». Per contro il 39,4% non si vaccina mai, mentre il 14,6% «solo alcune volte». Numeri che, almeno agli occhi dei non addetti ai lavori, stridono con quelli della raccomandazione a vaccinarsi. In questo caso oltre il 90% dei medici pistoiesi ha dichiarato di essersi espressa a favore dei vaccini nei confronti dei propri pazienti.

Il fenomeno non è nuovo, precisano alla Simg Toscana. A livello nazionale il personale sanitario (medici, infermieri, operatori) che non si vaccina non arriva al 20%. A Pistoia dunque l’indagine di indicherebbe una situazione già migliore.

I motivi del no

Alla domanda «perché non ti vaccini contro l’ influenza ?» le risposte del campione di medici pistoiesi sono state di varia natura. La più frequente è «credo più nell’immunità naturale che nel vaccino» (circa il 15%). Non manca un «non mi ritengo un soggetto a rischio» abbinata a una confessione («me ne dimentico»). Come pure qualcuno, sia pure nell’anonimato, ammette sinceramente: «ho paura degli effetti collaterali».

Sul fronte dell’aggiornamento («ritieni essere adeguatamente informato sul tema vaccinazioni?») quasi la metà dei medici pistoiesi (il 49,3%) segnala la necessità di una «maggiore informazione dagli organi istituzionali. Leggi Asl, Regione Toscana, Ministero. Il 37,5% ritiene di essere adeguatamente informato, mentre il 13,2% si esprime per il «no».

Le conclusioni dell’indagine auspicano di poter estendere il questionario ad un maggior numero di medici «se la Regione acconsentirà alla collaborazione». Al tempo stesso, dicono i relatori – «emerge chiaramente la necessità di una maggior attenzione nella formazione riguardante le tematiche vaccinali».

 

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