Toschi: «Chi compra prodotti falsi finanzia la criminalità organizzata»

Controlli e sequestri della Finanza a Firenze

Controlli e sequestri della Finanza a Firenze

ROMA – «Chi acquista prodotti falsi finanzia la criminalità organizzata, contribuisce alla perdita di posti di lavoro, favorisce l’evasione fiscale. Un danno alle imprese e alla società civile». Lo ha detto oggi 28 settembre il generale Giorgio Toschi, comandante generale della Guardia di Finanza, a margine di un’audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo.

Tutela della proprietà intellettuale, rapporti tra criminalità organizzata e contraffazione, contrasto alla contraffazione in sede internazionale e comunitaria, lotta agli illeciti attraverso il Web. Questi gli argomenti sui quali il capo della Finanza è stato chiamato a riferire in Parlamento insieme ai risultati operativi delle Fiamme Gialle.

Generale Giorgio Toschi

Generale Giorgio Toschi

Tra gennaio 2015 e luglio 2016 sono stati 18mila gli interventi eseguiti dalla Guardia di Finanza sul fronte della lotta alla contraffazione. Denunciate oltre 15mila persone, di cui 170 arrestate. I «pezzi» falsi sequestrati sono stati 485milioni, con un aumento del 15% sul precedente biennio 2013-2014.

Classifica dei sequestri

Questa la «classifica» dei settori merceologici dove – tra Gennaio e Luglio 2016 – sono stati intercettati beni illegali:

  • moda (35% dei sequestri, con oltre 31 milioni di «falsi» sequestrati)
  • elettronica (31%, 28 milioni di pezzi)
  • beni di consumo (26%, 24 milioni di pezzi)
  • giocattoli (8% con 7,5 milioni di articoli non in regola con le normative)

Nel comparto agroalimentare, nello stesso periodo il Corpo ha sequestrato 9 mila tonnellate di alimenti   e oltre 300 mila   ettolitri di prodotti liquidi oggetto di frode e contraffazione: Nella maggior parte dei casi si tratta di false indicazioni di origine e indicazione geografica. L’82% del   totale   dei   prodotti   solidi   sequestrati   (oltre   7.400  tonnellate) è costituito da cereali, circa l’11% da paste alimentari e il restante 7% da altre tipologie di generi commestibili. Tra i prodotti liquidi, la quasi totalità dei sequestri ha interessato il comparto vitivinicolo.

Contraffazione, criminalità e terrorismo

È stretto il legame tra criminalità organizzata e contraffazione. Le cause sono semplici. Alta redditività e minori rischi per chi delinque, rispetto ad altre tipologie di reati come ad esempio il traffico di sostanze stupefacenti. Tra le merci oggetto dell’interesse delle organizzazioni criminali, oltre ai classici articoli di abbigliamento e di alta moda, anche le sigarette contraffatte che, insieme a quelle di scarsa qualità (le «cheap white») stanno ormai soppiantando il classico contrabbando di prodotti originali.

Si tratta – è stato osservato – di traffici che non sembrano immuni da possibili collegamenti con ambienti terroristici di matrice confessionale, in quanto potenziale fonte di finanziamento di questo genere di attività criminali.

Pedinato il furgone dei falsi

È di oggi 28 settembre la notizia del bilancio delle attività di contrasto alla contraffazione svolte in estate a Firenze. Nel solo capoluogo toscano nell’ultimo trimestre, sono stati sequestrati oltre 43.000 articoli contraffatti ed insicuri. Si tratta di borse, abbigliamento, accessori per telefonia, apparecchi elettrici ed elettronici, per un valore di oltre 600.000 euro. Denunciate 20 persone per il reato di produzione, importazione e commercio di prodotti contraffatti. In un caso le indagini sono partite dal pedinamento di un furgone che faceva la spola tra il centro storico di Firenze e un magazzino a Calenzano gestito da un cittadino cinese. All’interno sono state trovate oltre 16.000 borse contraffatte.

 

 

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Sandro Addario

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