Imprenditore scomparso salvato a Prato dai cani molecolari dei Carabinieri

Gringo, 4 anni e mezzo, con il suo istruttore

Gringo, 4 anni e mezzo, con il suo istruttore

FIRENZE – Sono stati Gringo e Giove, carabinieri molecolari a quattro zampe, a ritrovare le tracce di un uomo di Sesto Fiorentino, che si era reso irreperibile dopo aver lasciato un messaggio che aveva messo in allarme i familiari. L’uomo, Piero N. 72 anni, è stato trovato oggi 7 ottobre in una panchina del parco Pace e Libertà di Prato. Le sue condizioni di salute sono buone.

Titolare di una ditta di materiali ferrosi, l’imprenditore si era allontanato nella mattinata di giovedì 6 ottobre dalla sua abitazione di Sesto Fiorentino. In un biglietto aveva incoraggiato la sua famiglia «ad andare avanti nel lavoro». Stava attraversando un particolare momento di difficoltà economiche che di cui però non aveva voluto finora parlarne in casa.

Uscito da casa come tutte le mattine verso le 8, era quindi passato dalla sua banca, dirigendosi poi verso la sua ditta nella zona de Il Rosi, tra Calenzano e Prato. Poi sparito nel nulla. Appena trovato il biglietto e averlo cercato inutilmente al telefono, i familiari hanno avvisato i Carabinieri di Signa che hanno subito attivato le ricerche della persona considerata «scomparsa».

Giove durante una esercitazione con il suo istruttore

Giove durante una esercitazione con il suo istruttore

Testimonianze di odore

Dopo una notte infruttuosa, stamani 7 ottobre sono stati attivati anche i Carabinieri di Centro Cinofili di Castello. Con loro i colleghi della territoriale di Firenze e Prato e personale del 6° Battaglione Toscana. Prima tappa è stata l’abitazione dell’uomo, dove due cani molecolari hanno rilevato le prime «testimonianze di odore» attraverso gli effetti personali dello scomparso. Si tratta di Giove e Gringo, due Bloodhound di razza, addestratissimi a fiutare «molecole umane» a distanza di chilometri.

La traccia

Dopo una nuova tappa presso l’azienda dell’uomo, i due cani hanno cominciato a «puntare» direttamente verso Prato lungo la via Fiorentina. Da lì Giove e Gringo (con i loro istruttori brigadiere Fabrizio Massei e appuntato Lorenzo Breveglieri) hanno cominciato a percorrere senza troppe incertezze quella pista. Avranno percorso almeno 6-7 chilometri quando sono stati fermati per fare il punto della situazione. La zona era già relativamente circoscritta. Il segnale del cellulare dello scomparso, che l’uomo accendeva e spegneva saltuariamente, lo indicava non lontano da una cella telefonica. Proprio nei pressi del parco Pace e Libertà di Prato.

Su una panchina del parco

Una pattuglia del 112 del Nucleo Radiomobile di Prato è stata inviata subito sul posto. «Una persona senza mèta potrebbe essersi fermata anche in un parco» hanno pensato i Carabinieri. L’intuizione era giusta. L’uomo era proprio lì, seduto su una panchina. Quando ha visto i militari è scoppiato in lacrime dall’emozione. Era come se li stesse aspettando.

Non c’è stato bisogno di soccorso medico. Il 72enne stava bene, tanto che è stato accompagnato alla caserma dei Carabinieri di Sesto Fiorentino, da dove erano partite le indagini. Il racconto di cosa gli era successo, un rapporto, una firma. Poi finalmente l’incontro con i familiari e un abbraccio con gli stessi carabinieri. Il resto appartiene alla sfera privata e alle difficoltà della vita di ogni giorno. Quando poi sulla propria strada si mettono anche due cani molecolari con le stellette, la cronaca annunciata come nera può cambiare davvero colore.

 

Gringo, carabiniere a quattro zampe

Gringo, carabiniere a quattro zampe

 

Sandro Addario

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