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Influenza 2016: lo spot del bambino che chiede il vaccino che non arriva

Un cartellone della campagna vaccinazioni della Regione Toscana in viale Redi a Firenze

Un cartellone della campagna vaccinazioni della Regione Toscana in viale Redi a Firenze

Un cartellone della campagna vaccinazioni della Regione Toscana

Un cartellone della campagna vaccinazioni della Regione Toscana, in piazza delle Cure a Firenze

FIRENZE – Siamo alle porte con l’influenza 2016, ma in Toscana il vaccino non è ancora disponibile. «Il periodo ottimale per vaccinarsi – si legge sul sito della Regione Toscana – è quello autunnale: a partire dalla metà di ottobre fino alla fine di dicembre». E in diverse parti della città di Firenze ci sono numerosi (e probabilmente costosi) cartelloni con la simpatica faccia di un bambino che dice «Dammi un vaccino», giocando sul gioco di parole con «bacino».

La campagna pubblicitaria era certamente legata alla pluralità di vaccinazioni per i più piccoli. Peccato però che del vaccino dell’influenza non si abbia traccia tra i medici di famiglia.

Medici di famiglia

Fino allo scorso anno 2015 ai medici di base era richiesto dalla Asl di fornire, tassativamente entro il 15 settembre, l’indicazione di quante dosi fossero necessarie per i loro assistiti. Quest’anno 2016 niente. L’unica segnalazione – almeno per quanto riguarda l’Azienda Sanitaria Toscana Centro – è arrivata a settembre. Sarebbero state fornite ai medici lo stesso quantitativo di dosi di vaccino dello scorso anno, senza indicazione del periodo di consegna almeno presunto. Sempre nel 2015 in questa seconda metà di ottobre la fornitura era già arrivata e i primi pazienti erano già stati vaccinati. Quest’anno c’è solo da aspettare e continuare a chiedere al medico quando potersi vaccinare. Senza ottenere risposta.

Vaccino in farmacia

Nelle farmacie fiorentine da qualche giorno il vaccino sta intanto cominciando ad arrivare. A tappe, tanto che le forniture sono ancora incomplete. Farmacie e medici di famiglia hanno due canali diversi di approvvigionamento. I primi direttamente dai grossisti, i secondi attraverso la rispettiva azienda sanitaria. La precedenza, forse non voluta ma comunque di fatto, va a chi lo può acquistare e pagare subito. Per fronteggiare un’influenza che quest’anno 2016 si preannuncia particolarmente aggressiva.

Spuntano anche cartelli tra il serio e l’ironico, come quello visto in uno studio medico, sembra non toscano: «Si avvertono i signori pazienti che i vaccini antinfluenzali saranno somministrati dopo i morti». Dopo la ricorrenza dei Defunti (2 novembre) o arriveranno più tardi? Con il rischio che qualcuno, soprattutto anziani a rischio, non faccia in tempo a vaccinarsi? Il dubbio resta.

Vaccinazione gratuita: a chi spetta

 

Avviso affisso in uno studio medico

LA CAMPAGNA PER LE VACCINAZIONI AI BAMBINI

 

 

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