Parigi, la sicurezza sulla Senna affidata ai Pompieri militari

Una postazione dei Sapeurs-Pompiers nei pressi di Notre Dame

Una postazione dei Sapeurs-Pompiers nei pressi di Notre Dame

da PARIGI – La sicurezza sulla Senna a Parigi è affidata anche ai Sapeurs-Pompiers, i Vigili del Fuoco voluti da Napoleone nel 1811 e provenienti dalla sua Guardia Imperiale. Ieri come oggi sono tutti Genieri (sapeurs in francese), unica realtà militare in Francia a svolgere attività di pompiere. Come loro ci sono solo i pompieri-marinai a Marsiglia (Bmpm). Nel resto della Francia i vigili del fuoco sono invece civili. La maggior parte sono volontari (circa 200 mila) ai quali si aggiungono 50 mila professionisti.

TERRITORIO

La Brigata dei Sapeurs-Pompiers parigini, comandata dal generale Philippe Boutinaud, è un piccolo esercito di 8500 uomini e donne. Presidia la città di Parigi e i dipartimenti della prima fascia della periferia. Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis e Val-de-Marne. È la cosiddetta «Petite couronne» (piccola corona) dell’Ile de France, un territorio dove vivono quasi 7 milioni di persone.

RIVE GAUCHE

La loro postazione sulla Senna è lungo il Quai de Conti a Parigi, sulla riva sinistra del fiume, la «rive guache». È possibile vedere le imbarcazioni bianche e rosse dei Sapeurs a pochi passi dal pont Neuf, uno dei più noti della capitale francese, poco distante dal Louvre e da Notre Dame. Vi operano i pompieri della specialità acquatica e subacquea, che fanno parte del 4° Groupement des Appuis et de Secours (Gas). È il reparto di supporto e soccorso della Brigata comandato dal tenente colonnello Patrick Gindre.

SPECIALISTI

«Il nostro è un reparto di specialisti – ci spiega il comandante Gindre nel suo ufficio a Clichy – composto da circa 870 militari. Siamo pronti per ogni intervento in ambienti pericolosi, acquatici e subacquei, come pure per la ricerca e soccorso di persone in ambiente urbano. Con noi anche gli specialisti per gli interventi a carattere radiologico, biologico o chimico, nonché le unità cinofile. Abbiamo infine due compagnie di sapeurs-pompiers distaccate presso il Centro Spaziale di Kourou nella Guyana. Un’altra è presso il centro di test e lanciamissili di Biscarrosse nel dipartimento delle Landes».

INONDAZIONI

Determinante l’attività dei Sapeurs-Pompiers anche nella prevenzione e negli interventi in occasione di inondazioni della Senna. «La grande alluvione di Parigi del 1910 ci ha insegnato molto. Oggi abbiamo sistemi di controllo e monitoraggio che ci permettono di prevedere possibili inondazioni con giorni di anticipo» spiega il capitano Michel Cives dello Stato Maggiore del 4° Groupement. È lui che ci accompagna alla vicina caserma dei pompieri nello storico Fort de la Briche a Saint Denis, nell’immediata periferia di Parigi.

PREVENZIONE

«Il nostro riferimento è da oltre un secolo la statua del soldato zuavo sul Pont de l’Alma a Parigi – dice ancora il capitano Cives nel suo ottimo italiano – che fa da misuratore del livello del fiume insieme a quelli sul ponte di Austerlitz a monte di Notre Dame. Quando l’acqua arriva già ai piedi dello zuavo si possono calcolare quali potrebbero essere le zone più a rischio della città. Così si adottano per tempo le più idonee misure di prevenzione, tra cui la chiusura di linee della Metropolitana. Questo naturalmente insieme ai costanti monitoraggi del livello dell’acqua lungo la Senna e la Marna».

LA CASERMA DI SAINT DENIS

La caserma di Saint Denis è un complesso ospitato all’interno dello storico Fort de la Briche. Vi lavorano, in turni da 24 e anche 48 ore, i pompieri del Gis (Groupement d’incendie et de secours) le squadre di pronto intervento. Ma nel grande piazzale c’è anche un importante Centro di formazione per i vigili del fuoco, sulla cui parete esterna c’è una scritta che non lascia dubbi: «Former pur sauver». Formare per salvare.

In un’altra area trovano posto gli specialisti cinofili. Sono i militari del Groupe Cynotechnique che con i loro cani effettuano oltre 800 interventi di soccorso all’anno. Soprattutto nella ricerca di persone disperse o rimaste sotto le macerie di edifici crollati. «Questi cani – aggiunge poi un istruttore – sono in grado di individuare una persona finita sott’acqua, anche fino a 4-5 metri di profondità».

EMERGENZA SANITARIA

Suona la sirena di allarme alla caserma di Saint Denis. Qualcuno ha chiamato i pompieri al numero di telefono di soccorso 18 o al 112 europeo. Ma nessuna autobotte parte. Si muove invece rapidamente il personale di un’ambulanza, sulla cui fiancata si legge «Vehicule de secours et d’assistance aux victimes». Veicolo di soccorso e di assistenza alle vittime. L’equivalente della nostra ambulanza del 118. Con la differenza che in Francia, nella maggior parte dei casi, intervengono i pompieri anche su incidente stradale o su qualunque altro tipo di emergenza sanitaria. Anche con personale medico e infermieristico quando serve. Un servizio di soccorso a ciclo completo dunque, che accorcia i tempi a tutto vantaggio del cittadino che ha bisogno di aiuto.

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4 nov 2016

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Sandro Addario

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