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Esta per gli Usa, alla dogana va ora dichiarata l’iscrizione a Facebook

I controlli di sicurezza per entrare negli Usa passano anche attraverso i social network

I controlli di sicurezza per entrare negli Usa passano anche attraverso i social network

WASHINGTON  – Si chiamano «Informazioni sui social media (facoltative)». È un nuovo riquadro apparso dal 19 dicembre 2016 su Esta, la domanda elettronica di autorizzazione ad un viaggio negli Stati Uniti, riservato ai viaggiatori che non necessitano di un visto d’ingresso e che si fermeranno (o transiteranno) negli Usa per un periodo massimo di 90 giorni.

Quale la novità apparsa sul sito Esta in oltre 40 paesi tra cui l’Italia? Per ottenere il semaforo verde all’ingresso negli Stati Uniti, da ora in avanti sarà «opportuno» indicare – oltre ai numerosi dati personali richiesti e alla propria email – anche i propri profili sui social network.

DIFFICILE RISPONDERE NO

La domanda è (fin troppo) semplice: «Vuoi rivelare informazioni relative ai tuoi profili Facebook, Twitter o di altri social media?». La risposta è meno semplice di quello che sembra. La scelta è tra «NON voglio rivelare» (in stampatello) e «Vorrei rivelare» cui segue l’apertura di una tendina con una dozzina di Social Network da cliccare e cui aggiungere il proprio profilo di accesso.

Opzionale dunque ma non troppo. Anche se la risposta negativa non pregiudica (al momento) l’ottenimento dell’ingresso negli Usa, si tratta di capire con quale «occhio» saranno viste o comunque classificate le persone che non accettano di rispondere. Negli archivi elettronici dell’immigrazione, nella migliore delle ipotesi, accanto al cognome del viaggiatore ci sarà almeno un «baffo» con l’indicazione «non risponde». Con tutte le conseguenze del caso.

Un controllo a un posto di frontiera Usa

CHI NON HA UN PROFILO SOCIAL?

Resta il dubbio per coloro che non hanno davvero un profilo social. Anziani e neonati, persone poco telematiche o provenienti da paesi dove la «connessione» non è ancora diventata parte integrante della propria quotidianità. Per questi sembrerebbe possibile rispondere «Vorrei rivelare» aggiungendo una nota nel campo «altro» dove si specifica di non avere profili social. La richiesta Esta (abbreviazione di “Electronic System for Travel Authorization”, sistema elettronico per l’autorizzazione al viaggio) va avanti lo stesso. L’Immigrazione Usa deciderà.

TRACCIABILITÀ

La questione della tracciabilità dei profili social necessaria per poter entrare negli Usa non è nuova. Era stata proposta da tempo dal Dipartimento di Sicurezza Nazionale (Department of Homeland Security) e solo adesso ha trovato un primo parziale concretamento. Pur limitato alla (apparente) facoltà di non rispondere, come pure all’accessibilità dei soli profili pubblici. Per le autorità Usa «raccogliere i dati dei social media migliorerà l’attuale processo investigativo, ci fornirà con maggiore chiarezza su possibili attività non consentite e potrà essere utilizzato dagli inquirenti per analizzare meglio ogni singolo caso». Della serie: «chi non ha nulla da nascondere dichiari i propri profili. Agli altri ci pensiamo noi».

 

Il nuovo riquadro della domanda Esta per viaggiare negli Usa

 

 

 

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