Sanremo 2017: sul palco gli eroi del soccorso, ma non Carabinieri e Polizia

 

Il maresciallo della Finanza Lorenzo Gagliardi intervistato da Maria De Filippi

Il maresciallo della Finanza Lorenzo Gagliardi intervistato da Maria De Filippi

SANREMO – Nella prima serata del Festival di Sanremo 2017 standing ovation per gli eroi del soccorso e della solidarietà. Sul palco del Teatro Ariston, luogo troppo diverso dalle montagne di polvere e detriti dove tutti i giorni operano in silenzio, Carlo Conti e Maria De Filippi convocano una rappresentanza dei soccorritori che sono intervenuti a Rigopiano e nelle zone terremotate del Centro Italia. «Di eroi ce ne sono tanti – dice Maria De Filippi come fosse ad «Amici» – basta saperli vedere, guardare. Gli eroi sono quelli che non mollano, non si piangono addosso, fanno il loro dovere, vanno a casa senza popolarità né soldi. La cosa importante è non dimenticarli».

DALLA POLVERE AL PALCOSCENICO

Nell’insolito (per loro) ruolo di star sotto i riflettori, ecco militari di Guardia di Finanza, Esercito, Aeronautica, Marina, i volontari della Croce Rossa e del Soccorso Alpino, operatori della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco. Qualche spettatore dalla platea e da casa vorrebbe trovare con lo sguardo anche una divisa dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Niente da fare. Non ci sono. Sembra quasi non siano stati anche loro protagonisti della catena di soccorso nei confronti delle popolazioni colpite in più occasioni da terremoto, valanghe, emergenza neve.

L’unico che a Sanremo 2017 cita anche i Carabinieri è il maggiore dell’Esercito Vincenzo Criscuolo, che – parlando a nome delle Forze Armate – sottolinea l’impegno interforze delle varie componenti militari durante il lungo periodo dell’emergenza. Che non si ferma solo ai primi momenti ma prosegue silenziosamente nelle settimane e nei mesi successivi.

La parola Polizia di Stato esce solo dalle parole di una rappresentante della Croce Rossa, Valeria Carlifante, che ricorda l’intervento in una zona del teramano colpita dall’emergenza neve. C’era da raggiungere una casa isolata e portare soprattutto del latte ad un bambino di appena un anno. Tutto questo è stato possibile – dice Valeria – grazie al supporto dell’11° Reparto Volo della Polizia di Stato che con un proprio elicottero ha portato sul posto la squadra di soccorritori della Croce Rossa.

APPUNTAMENTO RIMANDATO

Solo al termine dei 12 minuti dedicati a questi «eroi del quotidiano», Carlo Conti interviene dicendo: «Nei prossimi giorni avremo modo di salutare e di avere sul palco i rappresentanti della Polizia e dei Carabinieri, che sono anche qui tra noi a controllare la nostra sicurezza e la nostra tranquillità». Una scelta studiata? Problemi di palinsesto dettati dal ritmo dei pochi minuti a disposizione? Può darsi, ma il dubbio resta. Vedremo cosa Conti tirerà fuori prima della fine di Sanremo 2017. L’appuntamento sembra in programma nella serata finale di sabato 11 febbraio. Vediamo anche se citerà anche le squadre di Forestali, che fino al 31 dicembre hanno operato con la loro divisa e dal 1 gennaio sono stati accorpati a Carabinieri e (in parte) a Finanza, Polizia e Vigili del Fuoco.

Che senso ha però «spezzare» il tempo per ringraziare gli operatori della solidarietà? Inevitabilmente ne uscirà un soccorritore di serie A e uno di serie B. Cosa non giusta, perché -nonostante la diversa divisa indossata – le mani di coloro che aiutano il prossimo sono tutte perfettamente uguali tra loro. Competenze e rispettive specificità professionali a parte s’intende. Comprese quelle dei tantissimi operatori e volontari del 118, al momento completamente ignorati a Sanremo 2017.

APPLAUSI

I primi applausi della serata vanno – giustamente – al maresciallo ordinario della Guardia di Finanza Lorenzo Gagliardi, tra i primi ad arrivare con gli sci in piena notte davanti all’albergo di Rigopiano, sepolto dalla slavina. Riesce a stento a trattenere la commozione, spietatamente cercata (come sempre in questi casi) dallo zoom delle telecamere, quando ricorda il primo incontro con il cuoco dell’albergo che disperato gli dice che sotto le macerie ci sono la moglie e i suoi due figli. «Da padre a padre gli ho promesso che avrei fatto di tutto per riportarglieli» dice il maresciallo che poi sparisce nel buio della notte a spalare neve con il minimo a disposizione in quel momento. Una pala, frasche e rami d’alberi, le mani.

Applausi anche per Fabio Iepparello, operatore del Soccorso Alpino, che con il suo cane è intervenuto sotto le macerie di tante case distrutte dal terremoto alla ricerca di persone in vita. Con lui, meno impacciato di tutti gli altri presenti sul palco, c’è «Corto» un simpatico labrador di 6 anni «socio perfetto per questo lavoro e per la vita», come lo definisce il suo amico e padrone Fabio.

Corto, il cane labrador operatore del Soccorso Alpino

Corto, il cane labrador operatore del Soccorso Alpino

Tocca a Mauro Cavallo, Capo Reparto Esperto dei Vigili del Fuoco, ricordare l’intensa emozione di essere riusciti a tirare fuori dalle macerie di Rigopiano le prime persone in vita. «Vederle spuntare dal nulla e dar loro la mano è un’emozione che compensa in un momento tutte le lunghe ore di tensione e di fatica precedenti». Il grazie a tutti gli operatori viene infine espresso da Luigi D’Angelo della Protezione Civile, unitamente ad un sentimento di vicinanza alla famiglie delle vittime. Meno male. Conti e la De Filippi non ne avevano proprio parlato.

 

Qui il video della Rai sulla presentazione degli eroi del soccorso

 

Il palco del Teatro Ariston con le rappresentanze degli operatori del soccorso

Il palco del Teatro Ariston con le rappresentanze degli operatori del soccorso

 

ARTICOLO SUCCESSIVO

12 feb 2017

Finale di Sanremo 2017: solo 150 secondi dedicati a Carabinieri e Polizia

 

 

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Sandro Addario

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