Firenze, caccia a tre evasi dal carcere di Sollicciano. Foto e nomi

Il lenzuolo calato all'esterno del muro di cinta del carcere di Sollicciano (Foto OsservatoreLibero)

Il lenzuolo calato all’esterno del muro di cinta del carcere di Sollicciano (Foto OsservatoreLibero)

FIRENZE – Caccia all’uomo nella notte tra il 20 e il 21 febbraio a Firenze e in tutta la Toscana dopo l’evasione di tre romeni dal carcere fiorentino di Sollicciano. Si chiamano Ciocan Danut Costel, Bordeianu Costel e Donciu Constantin Catalin. Sembra si trattino di ladri «specializzati» in furti e spaccate, facenti parte di una banda di circa 25 persone smantellata poche settimane fa dai carabinieri tra Firenze e Lucca. Un’organizzazione comunque potente, dal momento che i tre –dopo essere riusciti ad evadere – hanno quasi certamente trovato «supporto logistico» all’esterno.

BEFFA DEL LENZUOLO

L’allarme è stato dato intorno alle 19 di lunedì 20 febbraio. Dalle prime notizie sembra che i tre siano riusciti a praticare un buco nella loro cella. Da qui – al primo buio della sera – si sarebbero calati in un cortile da cui poi avrebbero scavalcato un muro arrivando all’esterno con il classico lenzuolo, visto in tanti film di ogni epoca. Sembra quasi impossibile, ma pare le cose siano andate proprio così. Quasi una beffa per uno dei carceri più moderni e controllati d’Italia.

RICERCHE CON I CANI MOLECOLARI

Alle ricerche, che stanno andando avanti senza interruzione durante la notte, partecipano in particolare Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia penitenziaria. Note di ricerca sono state diffuse in tutta la Toscana a tutte le forze dell’ordine. Tra i primi ad intervenire due aliquote di cani molecolari e un cane «da terra» del Centro Cinofili Carabinieri di Castello. Gli animali hanno battuto a lungo la zona intorno a Sollicciano, ma le tracce dei tre evasi si sarebbero poi perse vicino all’imbocco della Strada di Grande Comunicazione Firenze Pisa Livorno, non distante a sua volta dal casello di Firenze Scandicci dell’A1 Milano Napoli. Da qui i tre evasi, sicuramente attesi da qualcuno su una o più macchine, possono essere andati dovunque. Particolarmente allertate anche le pattuglie della Polizia Stradale lungo l’asse autostradale e la viabilità ordinaria, attivate dal Centro Operativo Autostradale (Coa) e dal Centro Operativo Compartimentale (Coc) della Toscana.

Uno dei cani molecolari dei Carabinieri pronto a fiutare la pista degli evasi

Uno dei cani molecolari dei Carabinieri pronto a fiutare la pista degli evasi

MURO DI CINTA INAGIBILE

Per il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) l’evasione di Sollicciano putroppo non deve stupire. «È dal luglio 2015 – dice in una nota il segretario generale Donato Capece -che denunciamo che il muro di cinta è inagibile ma nessuno ha fatto nulla. Le sentinelle 6 e 7 non ci sono da mesi e nella I Sezione c’è la vigilanza dinamica, che riduce la presenza dei poliziotti nelle sezioni detentive a favore di un regime penitenziario aperto, ossia più ore i detenuti fuori dalle celle. Se avessero ascoltato le denunce del Sappe, questo non sarebbe avvenuto».

 

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

 

FOTO DEGLI EVASI

 

Doncin Constantin Catalin

Doncin Constantin Catalin

 

Ciocan Danut Costel

Ciocan Danut Costel

 

Bordeianu Costel

Bordeianu Costel

 

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Sandro Addario

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