Corte dei Conti, nel 2016 in Toscana danni all’Erario per 8 milioni

I giudici della Sezione Giurisdizionale della Toscana della Corte dei Conti. Da sin Adriano Gribaudo, Angelo Bax, il presidente Amedeo Federici, Nicola Ruggiero

I giudici della Sezione Giurisdizionale della Toscana della Corte dei Conti. Da sin Adriano Gribaudo, Angelo Bax, il presidente Amedeo Federici, Nicola Ruggiero (Foto OsservatoreLibero)

FIRENZE – Oltre 200 sentenze per danni all’Erario per più di 8 milioni di euro. Questo uno dei dati più significativi dell’attività nel 2016 della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Toscana, emersi venerdì 24 febbraio durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario contabile 2017 da parte del presidente Amedeo Federici. Una cerimonia che per la prima volta non si è tenuta nella sede regionale della Corte, ma nella suggestiva (e capiente) aula magna dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche, l’ex Scuola di Guerra delle Cascine a Firenze, aperta dall’inno nazionale eseguito dalla Fanfara della Scuola Marescialli dei Carabinieri.

C’era un motivo preciso. «Abbiamo voluto invitare in questa occasione i sindaci dei comuni della Toscana – ha detto il presidente Federici – perché riteniamo debba esserci un contatto più diretto tra la nostra istituzione e gli enti locali». In altre parole: conosciamoci di più.

SINDACI DELLA TOSCANA

E la risposta all’invito è stata significativa. Oltre un centinaio i sindaci (o i loro rappresentanti) arrivati a Firenze per l’occasione, che con la fascia tricolore hanno riempito la grande aula dell’Aeronautica, oltre alle numerose autorità civili e militari presenti. Dal presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani al prefetto di Firenze Alessio Giuffrida. Tra i presenti anche il dottor Ignazio Del Castillo, che ha presieduto la stessa Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Toscana fino al 30 giugno 2016, quando ha lasciato il servizio attivo, sostituito dal 1° luglio dall’attuale presidente Amedeo Federici.

PRESIDENTE FEDERICI

Nella sua relazione il presidente Federici ha evidenziato l’attività della Sezione nell’anno appena concluso. Non solo in materia di responsabilità patrimoniale amministrativa (il classico danno all’Erario) ma anche nel campo dei cosiddetti «conti giudiziali» (la buona o cattiva gestione del pubblico denaro). Quest’ultima è la materia più complessa per numero di casi. Solo nel 2016 in Toscana ne sono stati presi in carico quasi 5000 e definiti 7000. Il numero dei giudizi giacenti a fine anno è ancora molto elevato: quasi 36.000. Ulteriore trattazione dei giudici contabili è la materia pensionistica (i ricorsi verso lo Stato per mancati riconoscimenti economici): nel 2016 sono state emesse 172 sentenze, oltre a circa 150 provvedimenti tra ordinanze e decreti.

Tra le novità ricordate dal presidente Federici, l’introduzione – dall’ottobre 2016 – del «Codice della giustizia contabile» che dopo decenni ha riunito in una sorta di testo unico tutte le complesse procedure dell’esercizio della giurisdizione della Corte dei conti. «Tra le novità – ha detto Federici – c’è l’introduzione dell’istituto del patteggiamento in analogia a quello esistente nella giustizia ordinaria». Sono esclusi i casi di dolo (come il peculato) mentre sarà possibile la sua applicazione, ad esempio, nei casi di colpa per cattiva gestione contabile. In Toscana ancora non si sono verificati casi di patteggiamento, perché la norma non è retroattiva ma riguarda le irregolarità eventualmente commesse dopo l’entrata in vigore della legge sul codice della giustizia contabile .

Scarica qui il testo completo della relazione del presidente Federici

PROCURATORE REGIONALE LUPI

Procuratore Regionale Andrea Lupi

Procuratore Regionale Andrea Lupi

Un’azienda privata di Quarrata (Pistoia) dovrà rispondere davanti ai giudici della Corte dei Conti di danno erariale allo Stato, per aver percepito illecitamente somme erogate dall’Inps a titolo di Cassa Integrazione per alcuni dipendenti. Secondo le indagini svolte dalla Guardia di Finanza, su incarico della Procura Regionale Toscana della Corte dei Conti, è emerso che alcuni dipendenti della stessa ditta sarebbero stati indotti comunque a lavorare a tempo pieno senza alcuna retribuzione, durante il periodo in cui percepivano la cassa integrazione. Della serie: “tanto vi paga lo Stato”. In quello stesso periodo è risultato che quei dipendenti fossero invece regolarmente presenti in azienda e, dai consumi di energia elettrica, che quest’ultima fosse in piena attività.

La vicenda, che ha anche un risvolto penale, è emersa nel corso della relazione del Procuratore Regionale Andrea Lupi, insediato alla guida della Procura dal febbraio 2015. Uno dei tanti casi di indebita appropriazione di denaro pubblico, che assume una gravità particolare in un momento di particolare difficoltà nel mondo del lavoro. Non è escluso che la percezione indebita di ammortizzatori sociali sia una prassi diffusa anche in Toscana, dove l’occhio della magistratura (ordinaria e contabile) è sempre più attento.

Scarica qui il testo completo della relazione del Procuratore Regionale Lupi

Dopo le relazioni del Presidente e del Procuratore Regionale sono seguiti gli interventi dell’avvocato Gaetano Viciconte rappresentante dell’ordine forense, del presidente della sezione del Controllo della Corte dei Conti Toscana Roberto Tabbita, della rappresentante del Consiglio di presidenza della Corte dei Conti Giovanna Colombini, del rappresentante dell’Associazione magistrati della Corte dei Conti Carlo Greco, già consigliere della Sezione Giurisdizionale Regionale Toscana e ora Presidente della Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna.

Al termine il presidente Federici ha dichiarato ufficialmente aperto l’anno giudiziario contabile 2017 della Corte dei Conti della Toscana.

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Sandro Addario

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Commenti (1)

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    Anna Ravoni

    |

    Ho molto apprezzato l’invito rivolto a noi Sindaci a partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario contabile 2017 per la Toscana. Una sempre maggior conoscenza tra Magistratura contabile e Amministratori locali (specie se al primo mandato) permette un coinvolgimento più diretto nella buona gestione della cosa pubblica ad esclusivo vantaggio del cittadino. Non solo nella repressione di eventuali illeciti, ma anche e soprattutto nell’attività di prevenzione.
    Anna Ravoni – Sindaco di Fiesole

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