Osservatore Libero

Firenze, tempi duri per il finto avvocato che truffa gli anziani

Una gazzella dei Carabinieri

Sulla truffa al Sacro Cuore indagano i Carabinieri

FIRENZE – Truffare gli anziani, con il trucco del finto avvocato, è un mestiere che non rende più. È finito in manette a Firenze un falso legale, accusato di aver appena truffato un’anziana di 81 anni. L’arrestato si chiama Domenico D’Andrea, 28 anni originario della provincia di Salerno, già noto alle forze dell’ordine per precedenti per droga.

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Firenze lo hanno fermato martedì 7 marzo in via Poliziano (tra viale Milton e viale Lavagnini) durante un controllo nella zona, tra piazza Indipendenza e via dello Statuto, dove erano stati segnalati tentativi di truffa a danno di persone anziane. Nel pomeriggio una pattuglia in borghese dei militari ha notato un giovane che parlava al telefono, girandosi più volte intorno in modo sospetto. Dopo poco l’uomo ha suonato al citofono di un palazzo, dove gli è stato aperto il portone.

PEDINAMENTO

I carabinieri lo hanno seguito riuscendo anche loro ad entrare nel condominio, in attesa che l’uomo scendesse. Cosa che è puntualmente successa nel giro di pochi minuti. Fermato per essere identificato, l’uomo non ha saputo dare spiegazioni sulla sua presenza all’interno dello stabile, limitandosi a dire che era salito al quarto piano.

Successivi accertamenti hanno permesso di trovare nella sua disponibilità 1500 euro in contanti e preziosi per circa 3000 euro. A questo punto i carabinieri, rivolgendosi ad una condomina dello stabile, una signora di 81 anni, hanno avuto la conferma che la stessa era stata contattata al telefono da un sedicente avvocato della figlia. Il falso legale la informava che la figlia aveva da poco provocato un incidente stradale e che si trovava in stato di fermo presso i Carabinieri. Per il suo rilascio c’era da pagare una multa di 1900 euro, che avrebbe potuto pagare ad un suo incaricato che si sarebbe presentato da lei.

ARRESTO IN FLAGRANZA

Mentre la donna era ancora interdetta per quanto appena venuto a conoscenza, dopo pochi minuti le è suonato il campanello di casa. Era il falso avvocato che veniva a ritirare quanto «necessario» per la cauzione della figlia. La sventurata signora, ormai impaurita per la figlia, gli ha consegnato 1.050 euro e alcuni oggetti preziosi.

Ma il presunto truffatore non aveva fatto bene i suoi conti, non prevedendo che all’uscita si sarebbe imbattuto in carabinieri «veri». Arrestato per truffa aggravata, è stato portato in carcere a Sollicciano, a disposizione della magistratura fiorentina.

NON ESISTE LA CAUZIONE

Un sospiro di sollievo per quanti, soprattutto in quella zona di Firenze, sono stati vittime di truffe o tentate truffe, speculando sulla paura e sulla preoccupazione di anziani che il più delle volte vivono da soli. Non basterà mai ricordare che in Italia non esiste la «cauzione» o la «multa» da pagare per rimettere in libertà una persona eventualmente trattenuta dalle forze dell’ordine. Prima di aprire la porta a sconosciuti e cadere, purtroppo facilmente, nella loro trappola è sempre opportuno telefonare al 112 dei Carabinieri o al 113 della Polizia per informarli di quanto sta accadendo. Meglio una telefonata in più che il rimorso e la disperazione di essere stati raggirati.

 

 

 

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