Osservatore Libero

Livorno, pagavano 13 euro per la casa popolare ma avevano 8 auto

Controlli della Finanza a Livorno sui redditi dei beneficiari di casa popolare

Controlli della Finanza a Livorno sui redditi dei beneficiari di casa popolare

LIVORNO – Pagavano 13 euro al mese per l’affitto della casa popolare a Cecina (Li) ma avevano redditi per oltre 44 mila euro. Non solo ma il loro nucleo familiare è risultato intestatario di ben 8 autoveicoli. Quattro autovetture erano state acquistate (usate) nel 2013, di cui due furgoni e un Mercedes Classe A.

È quanto ha accertato la Guardia di Finanza di Livorno a carico di due fratelli ambulanti marocchini, regolari in Italia da oltre 15 anni, che sono stati denunciati (in concorso tra loro) alla Procura della Repubblica, avendo superato l’importo indebito di 4 mila euro previsto dalla legge. Nella loro autocertificazione del 2013, relativa al 2012, avevano dichiarato reddito zero, ottenendo così la possibilità di pagare il minimo (Euro 12, 91 al mese) per il canone di affitto della casa popolare dove abitavano. Di fatto avrebbero dovuto pagare 418 euro. Ora rischiano di perdere il diritto all’alloggio.

Questo uno dei risultati di una complessa indagine svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Livorno, avviata nell’autunno 2016 e conclusa agli inizi di marzo 2017. Una verifica, svolta anche in collaborazione con Casalp spa (Casa Livorno e Provincia Spa), sulla congruità dei redditi autodenunciati dagli assegnatari di alloggi di edilizia residenza pubblica.

SANZIONI

Il risultato è stato sorprendente. Circa il 50% dei casi esaminati sono risultati fuori legge. Si tratta delle autocertificazioni presentate nell’anno 2013 (relativi ai redditi 2012) per il calcolo del canone di affitto dovuto per l’anno 2014. Trentacinque dichiarazioni sono risultate irregolari, con un danno per lo Stato di oltre 24 mila euro di canoni dovuti e non riscossi.

Oltre ai due denunciati di Cecina, altri 34 inquilini di case popolari sono stati raggiunti da sanzioni amministrative per oltre 58 mila euro, pari al triplo dell’illegittimo beneficio conseguito, oltre alla segnalazione alla Prefettura di Livorno. Avevano dichiarato assenza di reddito, ma la realtà accertata dalla Finanza era diversa.

Si tratta di 21 soggetti assegnatari di casa popolare a Livorno, 6 a Piombino, 3 a Cecina, 3 a Rosignano Marittimo e 2 a Portoferraio. Gli alloggi riguardanti il Comune di Livorno sono ubicati nei quartieri Colline, Coteto, Garibaldi, Sorgenti/Corea, Scopaia e Shangay.

 

 

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