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Scoppio del Carro 2017, ecco il nido della colombina (Video)

La colombina (più una di riserva) per lo Scoppio del Carro 2017

La colombina (più una di riserva) per lo Scoppio del Carro 2017

FIRENZE – Cosa sarebbe lo spettacolo pirotecnico dello Scoppio del Carro a Firenze senza la tradizionale colombina che lo accende? Perderebbe gran parte del suo fascino. È un vero e proprio razzo di cartapesta a forma di candida colomba che attraversa il Duomo di Firenze durante la messa di Pasqua. «Vola» dall’altar maggiore verso il «Carro di Fuoco» davanti al Battistero. Un fischio, una corsa di oltre un centinaio di metri in una decina di secondi, spinta da due razzi. Il Carro viene colpito e comincia a fare esplodere i suoi quasi 2000 botti, mentre la colombina torna indietro verso l’altar maggiore tra gli applausi di migliaia di persone.

La colombina nasce dalle sapienti mani artigiane della Pirotecnica Soldi a Matassino, nel comune di Castelfranco Piandiscò al confine tra le province di Firenze e Arezzo. La stessa ditta che cura lo spettacolo pirotecnico prodotto da 1800 tra botti e castagnole, ai quali si aggiungono almeno altri 400 «fochi» di coreografia.

Viene custodita scrupolosamente fino al giorno di Pasqua. Nessuno la perde di vista un momento. È l’ultima ad arrivare da Piandiscò a Firenze, poco prima dell’inizio della Messa delle 11 di Pasqua con il Cardinale arcivescovo. Appena in tempo per tirare la fune d’acciaio dove la stessa colombina scorrerà verso il Carro.

IDENTIKIT DELLA COLOMBINA

«Ha un’apertura alare di 60 centimetri e pesa circa 800 grammi» spiega Fulvio Soldi che con il fratello Sergio e il cugino Alessio manda avanti l’azienda nata nel 1869 e arrivata già alla quinta generazione. Con la sesta che sta scaldando i motori. «Una persona ci dedica circa una settimana a preparare la colombina. Tutto a mano tra calchi e cartapesta. Molto più in piccolo, ma è lo stesso procedimento usato per i carri del Carnevale di Viareggio».

Sotto la «pancia» dell’animale vengono sistemati due razzi. Uno per la corsa dall’altar maggiore verso il Carro, l’altro per la corsa di ritorno. Tutto finisce in pochi ma intensissimi minuti. Poi, per una nuova colombina bisognerà attendere un altro anno. Ma intanto, sul sagrato del Duomo, il «Brindellone» (come i fiorentini tradizionalmente chiamano il Carro) sta facendo perfettamente il suo lavoro, tra le campane che suonano e festa.

COME NASCE LA COLOMBINA

IL VOLO NEL DUOMO DI FIRENZE

 

Da sinistra Sergio, Fulvio e Alessio Soldi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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