Scoppio del Carro 2017, i miei 36 anni con il Brindellone (Video)

Il Brindellone è pronto per lo Scoppio del Carro 2017

Il Brindellone è pronto per lo Scoppio del Carro 2017

FIRENZE – Non lo dice apertamente ma il Brindellone per Gianfranco Bernardini è come un fratello maggiore. Sono stati uno accanto all’altro per 36 anni. Il 2017, almeno ufficialmente, sarà l’ultimo perché Bernardini quest’anno lascerà il suo lavoro di dipendente del Comune di Firenze per andare in pensione.

Oggi intanto, alla vigilia di Pasqua, Bernardini (vedi il video più sotto) è lì a seguire la preparazione del Carro nel deposito di via Il Prato 48 a Firenze, dietro quell’altissimo portone di circa 12 metri, che pochi fiorentini sanno cosa nasconde. Domenica 16 aprile, giorno di Pasqua, arriveranno quattro bovi dalla Valdichiana per portare il Carro in piazza del Duomo, preceduto dal corteo dei figuranti del Calcio Storico Fiorentino. Alle 11, durante la messa di Pasqua in cattedrale, verrà accesa la colombina che innescherà oltre duemila fuochi d’artificio. E sarà lo Scoppio del Carro, come da una tradizione che regge da cinque secoli.

ANGELO CUSTODE

Bernardini non è solo il responsabile della manutenzione del Carro. È la sua anima e il suo angelo custode. Si direbbe la sua memoria storica. Lo conosce bullone per bullone, tirante dopo tirante, ruota dopo ruota.

Un veicolo che pesa 4 tonnellate ed è alto quasi 12 metri da trasportare per il centro storico di Firenze (buche e strade strette comprese) va seguito sotto costante controllo durante tutto l’anno. Non a caso i fiorentini lo chiamano il «Brindellone» perché si muove oscillando, a causa della sua altezza e dei tiranti legati ad un albero centrale.

I preparativi veri e propri per lo Scoppio del Carro del giorno di Pasqua iniziano almeno due mesi prima. «Quest’anno sono stati rivisti, tra l’altro, i freni dopo tanti anni di ‘servizio’. Perché al primo posto viene sempre la sicurezza» dice Bernardini durante uno degli ultimi sopralluoghi, dopo il montaggio dei fuochi d’artificio e la verifica di tutta la struttura.

Gianfranco Bernardini (a sin) segue gli ultimi preparativi del Brindellone

Gianfranco Bernardini (a sin) segue gli ultimi preparativi del Brindellone

MAQUILLAGE DEL BRINDELLONE

Stessa massima attenzione anche per la manutenzione e il restauro. In una parola il maquillage del Brindellone. Se ne occupa Gilberto Lazzeri (vedi video più sotto) dello Studio Techne. A loro il compito di ripulire il carro dopo lo «Scoppio» e curare la perfetta conservazione delle decorazioni. In particolare i quattro pannelli laterali, che rappresentano ciascuno i quattro quartieri storici fiorentini. San Giovanni (che a carro fermo davanti al Duomo, guarda verso l’altare maggiore), Santa Maria Novella (verso via Martelli), Santa Croce (verso il Battistero), Santo Spirito (verso via de’ Calzaioli). Tutto deve essere pronto in poco tempo, dopo la manifestazione, non solo per una migliore manutenzione ma anche per poter presentare al meglio il Brindellone ai visitatori (soprattutto scolaresche) che vogliono vederlo in altri periodi dell’anno.

IL DOPO BERNARDINI

Tutto è pronto. Il Brindellone è tirato a lucido, i fuochi sono a posto, gli ultimi controlli sono stati fatti. Basta solo aspettare il giorno di Pasqua. Bernardini può lasciare tranquillo il deposito di via Il Prato. Ma, viene da chiedergli, quando il 30 giugno andrà in pensione, si chiuderà un’epoca? «Certamente no – risponde sereno – quelli che verranno dopo di me avranno modo di lavorare bene e migliorare ancora le cose. L’importante è che abbiano passione per questa attività, perché questo è un lavoro che deve piacere. A me ha dato molte soddisfazioni, come quella di lavorare al servizio di Firenze e dei fiorentini».

 

 

 

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Sandro Addario

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