Osservatore Libero

Funerali a Roma per il generale Luigi Ramponi, morto a 86 anni

Luigi Ramponi

Luigi Ramponi

ROMA – Si svolgeranno lunedì 8 maggio a Roma i funerali del generale di corpo d’armata Luigi Ramponi, morto il 5 maggio all’età di 86 anni. Le esequie sono previste per le ore 15 presso la chiesa di Santa Prisca sull’Aventino.

Nato a Reggio Emilia il 30 maggio 1930 Ramponi era ufficiale dell’Esercito nei Bersaglieri, arrivato ai vertici della Difesa nel 1988 nel ruolo di Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa. Dal 1989 al 1991 è comandante generale della Guardia di Finanza e quindi direttore del Sismi dal 1991 al 1992.

Lasciato il servizio attivo, Ramponi viene eletto per la prima volta nel 1994 al Senato nelle liste della appena costituita Alleanza Nazionale. Rieletto successivamente anche alla Camera, prima con An poi con il Popolo della Libertà, conclude il suo mandato parlamentare nel 2013. Tra i numerosi incarichi anche quello di Presidente della Commissione Difesa della Camera.

La notizia della scomparsa del generale Ramponi, avvenuta presso l’Ospedale militare romano del Celio dove era ricoverato, ha fatto rapidamente il giro dei mezzi d’informazione. Messaggi di cordoglio alla famiglia sono pervenuti dal ministro della Difesa Roberta Pinotti (che ha a lungo conosciuto Ramponi in Commissione Difesa del Senato) e dal capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano.

In un comunicato il Comandante Generale della Guardia di Finanza, generale Giorgio Toschi, esprime la vicinanza ai familiari di tutte le Fiamme Gialle. «Perdiamo oggi un Comandante esemplare – scrive Toschi – oltre che un uomo di grande carattere. Il Generale Ramponi ha lasciato dietro di sé un segno netto e indelebile parlando di ‘polizia economica’ quando il ruolo del Corpo era ancora circoscritto a quello della tradizionale polizia tributaria. Aveva ben chiare già da allora, con dieci anni di anticipo sulle innovazioni poi introdotte nel 2001, quali fossero le future proiezioni operative, anche internazionali, del Corpo, a tutela della sicurezza economico-finanziaria del Paese e dei suoi cittadini».

 

 

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