
Parata militare a Parigi per la festa nazionale del 14 luglio
PARIGI – Il neo presidente francese Emmanuel Macron ha affidato il ministero della Difesa a una donna. Si tratta di Sylvie Goulard, nata Grassi, 52 anni, eurodeputata dal 2009 e affiliata al movimento del nuovo presidente francese «En Marche» dal 2016.
Con la Goulard salgono così a cinque le donne che nei principali paesi d’Europa dirigono l’importante dicastero della Difesa. L’hanno preceduta in ordine di tempo:
- Paesi Bassi Jeanine Hennis-Plasschaert dal 5 novembre 2012
- Germania Ursula von der Leyen dal 17 dicembre 2013
- Italia Roberta Pinotti dal 22 febbraio 2014
- Spagna María Dolores de Cospedal, dal 4 novembre 2016
LA FRETTA DI MACRON
Una casualità? Può darsi, anche se ad alcuni osservatori sembra quasi che la formazione dei principali governi dell’Unione Europea ricalchi ormai lo stesso schema. Anche la «fretta» di Emmanuel Macron di correre a Berlino a incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel, ancora prima di nominare i ministri del nuovo governo di Parigi, è qualcosa che ha fatto storcere il naso a molti. Nella sua tasca Macron, come si è visto nella conferenza stampa di lunedì 15 maggio a Berlino, aveva un discorso tutto da leggere a differenza della Merkel che ha parlato a braccio. Se poi avesse avuto con sé anche la futura lista dei ministri del suo gabinetto è questione che rimarrà top secret. Anche se i dubbi restano.
IL MINISTERO DELLA DIFESA CAMBIA NOME
Torniamo al ministero della Difesa francese. Anzi al ribattezzato «Ministère des Armées», ministero delle Forze Armate, appellativo (molto meno pacifista) che in Francia non veniva più utilizzato dal 1974, quando fu modificato al tempo della presidenza di Valery Giscard d’Estaing.
Alla vigilia del varo del nuovo governo macronista presieduto da Edouard Philippe, la poltrona di capo dell’Hotel de Brenne (sede del ministero della Difesa) sembrava garantita al ministro uscente Jean-Yves Le Drian, potente leader socialista della Bretagna traghettato verso Macron a poche settimane dalle elezioni presidenziali. Le cose sono poi andate diversamente. Macron ha pagato il suo debito elettorale a Le Drian, nominandolo a capo del ribattezzato ministero dell’Europa e degli Affari Esteri. Il celeberrimo Quai d’Orsay. Un dicastero chiave, sulla cui denominazione da oggi 17 maggio è apparsa per la prima volta la parola Europa. Una priorità evidentemente, specie in tempi di Brexit.
IL NUOVO MINISTRO FRANCESE CHE PARLA BENE TEDESCO
Sylvie Goulard neo ministro delle Forze Armate della Francia
All’Hotel de Brenne va dunque l’eurodeputata Sylvie Goulard, da anni molto apprezzata a Bruxelles dove è stata anche consigliere politico, tra il 2001 e il 2004, dell’allora presidente della Commissione europea Romano Prodi. Di lei il quotidiano parigino «Le Monde» di oggi 17 maggio scrive tra l’altro che «Madame Goulard stessa rivendica la sua vicinanza a Wolfgang Schäuble, il grande tesoriere della cancelliera Angela Merkel». A questo si aggiunge che la Goulard parla benissimo quattro lingue, tra cui non a caso il tedesco. I telefoni tra lei e la sua collega tedesca Ursula von der Leyen non avranno bisogno di interpreti. Si capiranno al volo.
CHI È SYLVIE GOULARD (scheda)