Apre a Firenze la «casa dei babbi» per i padri separati senza alloggio

PIazza Santo Spirito a Firenze (immagine da Google Street Wiew)

PIazza Santo Spirito a Firenze (immagine da Google Street Wiew)

FIRENZE – Aperta a Firenze la «Casa dei babbi», un appartamento da 150 euro al mese messo a disposizione di padri separati e divorziati per poter passare un po’ di tempo con i loro figli. L’iniziativa è del Comune che ha ristrutturato un proprio immobile in piazza Santo Spirito 24. Ne sono stati ricavati cinque miniappartamenti, completamente arredati, assegnati ai primi cinque padri «soli» che ne hanno fatto richiesta in base ad un bando (per la verità piuttosto “flash”) pubblicato il 5 maggio con scadenza entro le 12 del 16 maggio. Appena 10 giorni.

L’iniziativa del Comune di Firenze, in collaborazione con l’Associazione GenGle (Genitori Single), si rivolge a babbi «autosufficienti, divorziati, separati o in corso di separazione o che abbiano interrotto la convivenza, con figli, dove il giudice o l’accordo fra le parti hanno stabilito tempi e le modalità della presenza dei figli presso il padre». Sono esclusi dalla «casa dei babbi» coloro  che siano stati privati anche temporaneamente della potestà genitoriale o il cui diritto di visita ai figli sia stato escluso dal giudice.

ASSEGNATARI

L’inaugurazione dei primi 5 appartamenti (che dovrebbero raddoppiare al termine della ristrutturazione di un altro piano dello stabile) è avvenuta sabato 20 maggio alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e dell’assessore al welfare Sara Funaro.

Gli assegnatari degli appartamenti possono permanere nella struttura per un periodo di 12 mesi, rinnovabile fino a un massimo di 18 mesi. Pagano 150 euro al mese: 50 per l’affitto, 50 per le spese di energia elettrica e utenze da conguagliare alla fine della residenza con letture alla mano in base ai millesimi (entrambi questi contributi sono versati al Comune). Altre 50 euro sono versati all’associazione GenGle, che gestisce la struttura, come contributo spese di funzionamento. Il 90% di queste ultime (45 euro mensili) sarà – si legge sul sito GenGle – «erogato all’utente al momento dell’uscita come contributo per il reinserimento sociale».

GRADUATORIA E AMMISSIBILITÀ

E chi non ha fatto in tempo a presentare domanda per la «casa dei babbi» entro il 16 maggio? La graduatoria degli assegnatari è aggiornata ogni sei mesi. Chiunque sia in possesso dei requisiti di ammissibilità (qui l’elenco dettagliato) può presentare domanda di inserimento. I padri che ne hanno diritto vengono inseriti inizialmente nella «casa dei babbi» di piazza santo Spirito per un periodo di trenta giorni. Dopo questo tempo il gestore GenGle redige una relazione che trasmette al Comune di Firenze, con la quale propone il mantenimento dell’ospite nella struttura o il suo allontanamento.

«Con questo immobile in cui troveranno alloggio cinque padri separati – ha detto il sindaco Nardella – diamo una risposta concreta a un fenomeno drammatico che sta crescendo. Ho conosciuto babbi in grandissima difficoltà che, oltre al dolore della separazione, devono affrontare anche gravi problemi economici soprattutto per quanto riguarda l’alloggio».

 

 

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