Osservatore Libero

Banca d’Italia raccomanda agli istituti più monitoraggio del credito

La storica sede della Banca d'Italia a Firenze

La storica sede della Banca d’Italia a Firenze in via dell’Oriuolo

FIRENZE – Le banche, soprattutto quelle a carattere locale, devono darsi un’organizzazione più efficace per il controllo del credito. La raccomandazione viene dalla Banca d’Italia, che in questi giorni sta presentando le varie relazioni sull’andamento delle economie regionali. «In molti istituti – ha detto a Firenze giovedì 8 giugno la direttrice Luisa Zappone – si è spinto su quella che è la fase di erogazione di credito. Ma è altrettanto necessario curare il monitoraggio dei rischi, intervenendo con la necessaria tempestività quando un credito comincia a deteriorarsi».

L’argomento sollevato dalla direttrice della sede fiorentina di Bankitalia prende spunto dall’andamento della qualità del credito. «In Toscana – ha detto – lo stock dei crediti deteriorati, anche se migliorato, è al 24% del volume totale dei prestiti a imprese e famiglie. Un valore superiore di 6 punti rispetto alla media nazionale. Va comunque segnalato che alla fine del 2016 circa la metà del valore delle posizioni deteriorate risultava già svalutato con opportuni accantonamenti».

CAMBIA IL DIRETTORE 

Per la direttrice è stato uno degli ultimi incontri pubblici con il mondo istituzionale e finanziario fiorentino. Si è svolto nella sala riunioni dello storico palazzo di via dell’Oriuolo, costruito nel 1869 per ospitare la Banca Nazionale del Regno d’Italia. Luisa Zappone il 30 giugno lascerà l’incarico, dopo quasi 40 anni di carriera in Banca d’Italia. Al suo posto arriva un fiorentino, Mario Venturi, attuale direttore della sede di Genova e per lungo tempo capo divisione e vice direttore della sede di Firenze fino al 2014.

Luisa Zappone alla riunione di Banca d’Italia

LA CONGIUNTURA

Nell’incontro di oggi è stato passato in rassegna il quadro congiunturale dell’Economia della Toscana per l’anno 2016, tradizionale appuntamento dopo la relazione del Governatore della Banca d’Italia all’assemblea generale dell’Istituto, che si tiene ogni anno il 31 maggio.

Questi i punti principali dell’analisi regionale. Nel 2016 – si legge nella relazione – l’attività economica in Toscana è cresciuta a un ritmo moderato, analogo a quello nazionale pari allo 0,9%. «Una ripresa dunque – ha sottolineato la dottoressa Zappone – ma bisognerà vedere quanto sarà forte la sua capacità di tenuta nel contesto domestico e internazionale».

IMPRESE – Nell’industria il fatturato e la produzione sono lievemente aumentati, soprattutto per le unità di maggiore dimensione. Le imprese dei servizi hanno beneficiato dell’aumento dei consumi e dei flussi turistici, in parte accolti in abitazioni private che, negli ultimi anni, sono diventate un’importante componente dell’offerta ricettiva. L’attività delle costruzioni ha invece ristagnato, nonostante l’impulso derivante dalla crescita delle transazioni immobiliari.

MERCATO DEL LAVORO – Il mercato del lavoro ha beneficiato della moderata crescita dell’economia: gli occupati sono aumentati soprattutto nell’industria in senso stretto e, in misura minore, nei servizi, a fronte di un nuovo calo nelle costruzioni. L’incremento ha riguardato in misura più accentuata la fascia dei lavoratori più anziani, anche a seguito delle recenti riforme pensionistiche.

FAMIGLIE – Aumentano i crediti al consumo (+ 6%) e i mutui immobiliari (+20%), anche grazie ai tassi contenuti. Il risparmio si è indirizzato soprattutto verso le forme gestite, a fronte del calo delle componenti obbligazionaria e azionaria.

CREDITI BANCARI – Al termine del 2016 i prestiti all’economia sono rimasti sugli stessi livelli di un anno prima. Per le famiglie la dinamica ha segnato +3% mentre per il settore produttivo si è visto un -0,8% riconducibile prevalentemente alla debole domanda per investimenti.

Scarica qui il fascicolo completo L’economia della Toscana (9/2017) dove oltre all’analisi congiunturale si trovano appendici statistiche relativi a imprese, mercato del lavoro, famiglie, mercato del credito, finanza pubblica decentrata.

FOCUS

Il report della Banca d’Italia per la Toscana 2017 contiene inoltre interessanti focus su questi temi

 

Il pubblico durante la presentazione del report sull’economia toscana nel 2016

 

 

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