Carabinieri Forestale, da luglio 2017 parte il nuovo assetto dei comandi

Gli automezzi dei Carabinieri già del Corpo Forestale hanno mantenuto il tradizionale colore verde
FIRENZE – Parte un nuovo assetto organizzativo per la struttura Carabinieri Forestale, avviata dal 1° gennaio a seguito dell’accorpamento del disciolto Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. Dal 1° luglio entrano a regime quattro nuovi comandi nazionali. Il primo è il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale, guidato dal generale di brigata Nazario Palmieri, proveniente dal Corpo Forestale e che coordinerà 14 Comandi Regionali Forestale, circa 80 Gruppi (a livello provinciale o area metropolitana) e circa 700 stazioni. In pratica è come l’organizzazione «Territoriale» dei Carabinieri che in tutta Italia conta già circa 5000 comandi e stazioni.
Il secondo è il Comando Carabinieri per la tutela Biodiversità e Parchi, seguito dal quello per la tutela dell’ambiente (l’attività già da tempo portata avanti dai militari del Noe) e dal Comando per le politiche agricole e alimentari, settore dove da tempo è attivo il Nac, nucleo antifrodi carabinieri.
Il via libera a questo nuovo assetto è stato confermato a Firenze lunedì 3 luglio dal generale di Corpo d’armata Antonio Ricciardi, capo del Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (Cutfaa), intervenuto al cambio del comandante della Regione Carabinieri Forestale Toscana tra il generale di brigata Giuseppe Vadalà (uscente) e il colonnello Maurizio Folliero. Tra i presenti il prefetto di Firenze Alessio Giuffrida e le massime autorità militari e civili di Firenze, tra cui i generali Gianfranco Cavallo ed Emanuele Saltamacchia, comandanti rispettivamente della Scuola Marescialli e della Legione Carabinieri Toscana. Per il consiglio regionale della Toscana è arrivato il presidente Eugenio Giani, mentre il Comune di Firenze era rappresentato dall’assessore alla Protezione civile Alessia Bettini.
DUE ESPERIENZE CHE SI INTEGRANO
«L’integrazione tra l’esperienza e la professionalità dei Carabinieri e dei colleghi che arrivano dal Corpo Forestale – ha detto Ricciardi – procede in modo spedito anche se sappiamo bene che non è facile per tutti cambiare dalla sera alla mattina stato giuridico, incarichi, missioni». «Nostro principale impegno oltre a quello organizzativo è la massima attenzione alle esigenze e alle attese del personale. Non è un caso che al posto del generale Vadalà, che abbiamo voluto ad un importante incarico a Roma, la scelta è caduta sul colonnello Maurizio Folliero, un ufficiale che conosce tutti i suoi uomini e che da tutti è conosciuto». «Un avvicendamento – ha aggiunto – nel segno della continuità». Tra i progetti allo studio c’è anche il cambio del nome della struttura organizzativa dell’Arma. Non dovrebbe più chiamarsi «Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (Cutfaa)» ma molto più sinteticamente «Comando Unità Tutela Ambientale (Cuta)». Non è una priorità ma farà risparmiare tempo in ogni senso.
AUDIO
Ascolta qui l’audio dell’intervento integrale del generale Ricciardi a Firenze il 3 luglio, presso Villa Favorita, sede del Comando Regione Carabinieri Forestale Toscana.

Generale di corpo d’armata Antonio Ricciardi
OPERAZIONI
I risultati delle operazioni a livello nazionale della neo costituita componente dell’Arma, dopo appena un semestre di attività 2017, non mancano. Al maggio – si legge in una nota – il numero di controlli effettuati dai Carabinieri Forestali, le notizie di reato e gli arresti hanno superato quello del corrispondente periodo del 2016. Nel caso degli incendi boschivi – il cui spegnimento è ora ad esclusivo appannaggio dei Vigili del Fuoco mentre ai Carabinieri compete la prevenzione e repressione dei reati specifici – le notizie di reato sono aumentate del 7% nel primo semestre 2017 rispetto a quello del 2016. L’individuazione dei responsabili (per dolo o colpa grave) è salito di ben il 60%.
Tra le «campagne» svolte nel 2017, ce ne sono state alcune nella Terra dei Fuochi (contro la gestione illecita dei rifiuti e il lavoro nero) e di attività antibracconaggio in provincia di Caserta, nelle Isole Pontine e nello stretto di Messina. Avviata anche una campagna di controllo sul commercio di «shoppers» non biodegradabili vietati dalla normativa di settore.

Da sin. i generali Palmieri, Vadalà, Ricciardi, colonnello Folliero, generale E. Saltalamacchia
ARTICOLO E FOTOGALLERY DEL CAMBIO DI COMANDO IN TOSCANA
30 giu 2017
Carabinieri Forestale: Folliero nuovo comandante per la Toscana
Tags: Carabinieri forestali, Corpo Forestale