Nasce sull’Atlantico il corso Dunatos dell’Accademia Navale (Foto)

Allievi del corso Dunatos con il comandante del Vespucci Angelo Patruno (a destra) e il comandante del corso Michele Franceschino

Allievi del corso Dunatos con il comandante del Vespucci Angelo Patruno (a destra) e il comandante del corso Michele Franceschino

OCEANO ATLANTICO – Si chiama Dunatos, dal greco antico ‘forte e potente’, il nome del corso 2016-2017 dell’Accademia Navale di Livorno. Lo hanno scelto e gridato giovedì 31 agosto, davanti alle onde dell’Oceano Atlantico, i giovani allievi della prima classe a bordo della Nave Scuola Amerigo Vespucci. Da oggi la loro non sarà più una «classe» ma un «corso», con un nome che identificherà per sempre la loro appartenenza all’Accademia navale. Al loro rientro in Italia, il 23 settembre a Livorno, riceveranno l’agognato numero «2» del secondo anno da apporre sulla divisa. Non saranno più i «pivoli» di Accademia (le matricole) ma già gli «anziani», ai quali gli allievi del primo anno si dovranno rivolgere stando sugli attenti. Non è poco a vent’anni.

PERCHÉ DUNATOS

Dunatos, in greco δυνατός, è l’aggettivo che dà il nome ai «Dunatoi», i potenti, i ricchi d’animo, i nobili di cuore, coloro che comandano tramite la forza dell’esempio. Viene utilizzato anche per richiamare la potenza del mare, verso quale i futuri ufficiali di Marina provano rispetto senza che questo inibisca le loro attività  in navigazione.

CORSO VERDE

La bandiera del corso è stata cucita a mano dagli stessi allievi, durante il loro «ritiro» di tre giorni e due notti in uno dei locali di Nave Vespucci. Predomina il colore verde, uno dei quattro colori con cui sono contraddistinti consequenzialmente i corsi dell’Accademia. Verde, grigio, amaranto, blu. Una tradizione che accomuna spiritualmente nel corso del tempo gli appartenenti ad un corso dello stesso colore, anche di generazioni diverse. E che porta naturalmente a sostenere che il «proprio» colore identifica i corsi migliori, ironizzando goliardicamente sugli altri.

Il corso Dunatos, comandato dal capitano di corvetta Michele Franceschino, è un corso verde pari. È iniziato, come ingresso in Accademia, nell’anno 2016. Si tratta di un’altra tradizione storica di accademia militare (comune alle altre Forze armate) che vuole che la stelletta di un allievo, anche quando sarà ufficiale, dovrà portare la punta esterna in direzione dell’angolo del bavero della giacca o del colletto della camicia. Tutto questo nel caso di un corso «dispari». Viceversa, per i corsi pari, l’angolo della giacca dovrà corrispondere all’angolo interno tra le due punte esterne della stelletta. Una tradizione meno conosciuta ma che vorrebbe anche questa accumunare i pari e i dispari tra gli ufficiali.

SALITA A RIVA

Gli allievi salgono a riva

Gli allievi salgono a riva

La grande corsa degli allievi del corso Dunatos verso gli alberi di Nave Vespucci scatta poco dopo le 10 del 31 agosto, quando in Italia sono le 12. La nave scuola è circa a metà strada tra le Azzorre e Cadice in Spagna, prossima tappa della campagna di addestramento 2017. Il primo a uscire dal «ritiro» (ribattezzato anche «conclave») è l’ex capo classe ora capo corso Riccardo Fusaro. Porta in mano la bandiera verde del Dunatos e si avvia, seguito dai suoi compagni, a «salire a riva». A salire, opportunamente protetto dai ganci di sicurezza, sull’albero di maestra, il più alto (54 metri) di Nave Vespucci. In poco tempo, nonostante il vento e il mare un po’ bizzarro ma che in quei momenti sembra calmarsi, tutti i 125 allievi sono sull’ «alberata». In piedi sui pennoni della «nave più bella del mondo».

Tutto l’equipaggio della nave li osserva con partecipazione e un pizzico d’invidia. La squadra dei nocchieri non li perde di vista un momento, per seguire che tutta la manovra si svolga regolarmente. Il comandante Franceschino guarda in alto minuto per minuto i suoi ragazzi e alla fine si scioglie un grande sorriso, insieme al suo staff del Reparto Accademia Navale.

MESSAGGIO DA ROMA

Il comandante del Vespucci, capitano di vascello Angelo Patruno, legge al termine il messaggio appena pervenuto dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Valter Girardelli: «Gli uomini e le donne della Marina militare, per il mio tramite, salutano calorosamente la nascita del corso Dunatos. Che i venti e la potenza del mare vi siano sempre favorevoli. per vincere tutte le sfide che incontrerete sul vostro cammino professionale per il superiore bene della Marina militare, della difesa e della Nazione».

UNA FOTO PARTICOLARE

Tutti a terra dagli alberi per la tradizionale foto di gruppo del neo corso Dunatos. La stanchezza di tre giorni di ritiro è già un lontano ricordo. Gli abbracci e i sorrisi non si contano. Arriva, atteso, anche il comandante del Vespucci Angelo Patruno che ben volentieri si fa fotografare tra gli allievi. Pochi lo sanno ma anche lui è uscito da un corso «verde». Quella foto per lui è davvero diversa da tante altre.

 

Allievi sui pennoni del Vespucci

Allievi sui pennoni del Vespucci

 

Nave Vespucci in navigazione tra le Azzorre e Cadice

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Sandro Addario

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