Censis: contro la contraffazione non bastano solo le forze dell’ordine

Prodotti contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza a Firenze

Prodotti contraffatti sequestrati dalla Guardia di Finanza a Firenze

FIRENZE – «Contro il mercato della contraffazione, non è più sufficiente il più che apprezzabile sforzo delle Forze dell’ordine. Occorre agire sul fronte della domanda, coinvolgendo sempre più i cittadini sui rischi e sulla gravità di un fenomeno che minaccia la sicurezza economica di tutti». Parole di Massimo Valerii, direttore generale del Censis, intervenuto venerdì 10 novembre ad un convegno presso la prefettura di Firenze, dove è stata tracciata un’analisi della contraffazione nella città metropolitana fiorentina, realizzata per il Ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato oggi a Firenze con Elisabetta Gulino, direttore generale della Lotta alla contraffazione-UIBM).

LA CONTRAFFAZIONE CAMBIA STRATEGIA

Nel 2016 la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane hanno condotto, sul territorio fiorentino, 156 operazioni e sequestrato 240.916 prodotti contraffatti. Negli ultimi cinque anni il numero di sequestri è aumentato del 23,8%, ma è fortemente diminuito il numero dei pezzi sequestrati (-78,8%). Tutto questo perché il mercato del falso sta cambiando rapidamente strategia.

«Invece di trasportare grossi quantitativi di prodotti fake – si legge in una nota – che sono più facilmente individuabili e, se scoperti, comporterebbero un danno economico considerevole per i professionisti della contraffazione, si predispongono carichi più piccoli e più numerosi».

Il mercato del falso «vale» a livello nazionale 6,9 miliardi di euro e sottrae 100.000 posti di lavoro all’economia legale. L’emersione della contraffazione comporterebbe anche un aumento del gettito fiscale, tra imposte dirette (su impresa e lavoro) e indirette (Iva), pari a 1,7 miliardi di euro.

Nel territorio di Firenze il settore più colpito dai contraffattori è quello degli accessori di abbigliamento, soprattutto borse e altri prodotti in pelle, che costituiscono il 90% delle merci sequestrate.

A Firenze la contraffazione è presente in tutte le fasi della filiera, dalla produzione all’ingrosso, alla vendita al dettaglio. La vendita può contare su un mercato di riferimento potenziale molto ampio, perché ai residenti (circa un milione nella città metropolitana) si aggiungono ogni anno quasi 5 milioni di turisti, prevalentemente stranieri (il 71,5%).

PRESENZA STRANIERA

Massiccia è la presenza straniera tra i titolari di imprese che operano nel sistema moda. Gli imprenditori stranieri sono 3.071, pari al 72,1% del totale. E tra gli stranieri un ruolo di rilievo lo giocano i cinesi, che rappresentano la quasi totalità dei titolari stranieri che operano nel confezionamento di capi di abbigliamento e nella fabbricazione di articoli in pelle.

ATTIVITÀ DI INTELLIGENCE

Il convegno fiorentino è stato aperto dal prefetto Alessio Giuffrida, che ha sottolineato come «grazie a una serrata attività di intelligence – ha spiegato le forze di polizia sono riusciti a individuare svariate centrali del falso, assestando duri colpi ai fornitori e sequestrando ingenti quantità di merce contraffatta».

Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il questore Alberto Intini, i comandanti provinciali della Finanza generale Benedetto Lipari e dei Carabinieri colonnello Giuseppe De Liso, il comandante della Polizia Municipale Alessandro Casale.

In tema di coinvolgimento dei cittadini, Bassilichi ha evidenziato l’attività dell’ «Osservatorio anticontraffazione» promosso dalla Camera di Commercio di Firenze, che nel 2017 ha coinvolto oltre 350 ragazzi di 10 scuole secondarie di secondo grado superiori. «Noi ci siamo – ha detto Bassilichi – e grazie all’Osservatorio anticontraffazione siamo disponibili a portare avanti tutte le iniziative insieme a istituzioni e associazioni per sconfiggere questa piaga che danneggia salute ed economia».

 

Il convegno in Prefettura a Firenze

Il convegno in Prefettura a Firenze

 

 

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Sandro Addario

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