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Carabinieri, il primo discorso di Nistri da comandante generale (Audio-Foto)

il generale Giovanni Nistri durante ii suo intervento

il generale Giovanni Nistri durante ii suo intervento

ROMA – «Cambio bagnato, cambio fortunato» sussurrava qualcuno all’inizio della cerimonia, sotto la pioggia, dell’avvicendamento del Comandante Generale dei Carabinieri tra il generale Tullio Del Sette e il suo successore Giovanni Nistri. Fino al giorno prima il meteo indicava quasi sereno, poi qualcosa è cambiato e c’è subito stato chi l’ha presa come buon auspicio per l’avvio del triennio del generale Nistri alla guida degli oltre 110 mila carabinieri.

Il «cambio» si è svolto a Roma martedì 16 gennaio, presso la caserma Orlando De Tommaso che ospita la Legione Allievi Carabinieri. Un reggimento di formazione comprendente tutte le specialità dell’Arma, comandato dal colonnello Gabriele Iemma, ha reso gli onori prima alla Bandiera dell’Arma, che viene custodita proprio presso la Legione Allievi di Roma. Quindi onori al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni accompagnato dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal capo di Stato Maggiore della Difesa generale Claudio Graziano.

IL CONGEDO DI DEL SETTE

Prima, come prassi, il saluto di congedo (il cerimoniale lo chiamerebbe «commiato») del generale Del Sette, già allievo del 152* Corso di Accademia militare. Lascia il comando dell’Arma al termine di una carriera militare iniziata 47 anni fa, il 22 ottobre 1970, come lui stesso ha ricordato. «Un periodo che ho percepito tanto lungo quanto fugace – ha detto – vissuto con entusiasmo dal primo all’ultimo giorno. E con la determinazione a fare ogni cosa al meglio delle mie possibilità per rendere il miglior servizio per me possibile all’Arma e quindi all’Italia. Una vita professionale intensa ed emozionante, punteggiata di soddisfazioni morali (tante), di ansie (più per i miei collaboratori, per gli altri, che per me), di amarezze (pochissime, anche se qualcuna difficile da assorbire)».

Il generale Del Sette tra il ministro Minniti e il presidente del consigljo Gentiloni

Un impegno costante anche e soprattutto da Comandante Generale. «Così è stato soprattutto nell’ultimo anno, a volte per me amaro – ha puntualizzato – ma di impegno ancora più intenso e di estrema soddisfazione per i risultati conseguiti dall’Arma nell’attività operativa e in ogni campo». Tutto questo grazie anche al «sostegno corale, commovente a volte, dei Carabinieri di ogni grado in servizio e in congedo, dei Vertici istituzionali della Repubblica e del Governo, di tutti coloro che, con responsabilità di ogni genere o semplici cittadini, si sono rapportati a me per motivi di servizio o privati». Leggi qui il testo integrale del suo intervento.

QUI L’AUDIO INTEGRALE DEL GENERALE DEL SETTE

https://www.osservatorelibero.it/wp-content/uploads/2018/01/Del-7.m4a?_=1

 

NISTRI GENERALE A QUATTRO STELLE

Un discorso di otto minuti scarsi quello del nuovo comandante generale Giovanni Nistri, ma sufficiente a delineare un essenziale identikit dell’Arma e delle linee guida su cui intende muoversi. Poche ma chiare parole dunque.

CONSAPEVOLEZZA

Primo «carabiniere» ex allievo della Scuola Militare Nunziatella a diventare Comandante Generale e già frequentatore del 156° Corso dell’Accademia militare di Modena, Nistri parla subito di «consapevolezza» che «deve ispirare soprattutto oggi l’agire di un carabiniere». «La consapevolezza del perché della scelta di servire lo Stato indossando una divisa, che impone obblighi ulteriori».

Un grazie sentito in particolare al generale Del Sette per «l’esempio straordinario di determinazione e di saldezza dato nell’incarico». Un augurio per lui e la sua famiglia, aggiungendo «nella certezza che davvero il tempo è galantuomo».

COESIONE

Forte il richiamo alla «migliore interpretazione della militarità, salda nei principi tradizionali che vedono nella coesione dei comandanti e nella responsabile coerenza del loro agire elementi riconosciuti ed insostituibili di funzionalità e garanzia».

Nistri lascia da ultimo (e non per ultimo) un omaggio alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri, schierata con il medagliere della Federazione Nazionale Carabinieri e con i labari delle Associazioni d’arma. «È questo vessillo la nostra guida, sono questi uomini i nostri esempi. Tutti, dal Comandante generale al più giovane arruolato, devono guardare ad essi con l’umiltà del neofita e l’orgoglio dell’erede». Chi ci ha preceduto – ha concluso Nistri – ci ha insegnato «con compostezza, con misura, con disciplina, come si comanda, come si obbedisce, come si servono la comunità nazionale, lo Stato, l’Italia». Chi era presente alla cerimonia e aveva orecchi per intendere, ha capito benissimo. Leggi qui il testo integrale dell’intervento del generale Nistri

ASCOLTA QUI LE PAROLE DEL GENERALE NISTRI (AUDIO)

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QUI IL TESTO DELL’ORDINE DEL GIORNO DEL 16 GENNAIO 2018

 

LE FOTO DELLA CERIMONIA (32 IMMAGINI)

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IL VIDEO COMPLETO DI TUTTA LA CERIMONIA

 

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