Società benefit: l’esempio delle farmacie di Firenze e i vantaggi per gli utenti

da sin Massimo Mercati, Dario Nardella, Paolo Di Cesare

da sin Massimo Mercati, Dario Nardella, Paolo Di Cesare

FIRENZE – Novità per le farmacie comunali di Firenze. L’azienda municipalizzata che le gestisce, l’AFaM, diventa «Benefit». È il modello nato negli Usa nel 2010 (il «B Corp») che sta gradualmente prendendo piede anche in Europa ed in Italia in particolare, specie dopo la legge istitutiva del 2016 (Legge di stabilità 2016, n. 208 del 28 dicembre 2015, art 1, commi 376-384).

Non è solo una trasformazione giuridica, ma un miglior servizio al cittadino, come è stato precisato martedì 20 marzo in Palazzo Vecchio. In conferenza stampa sono intervenuti il sindaco Dario Nardella, il presidente di AFaM spa Massimo Mercati e Paolo Di Cesare di Nativa srl, la società di consulenza leader nel settore «Benefit».

PRIVATO E PUBBLICO

Vediamo nel dettaglio. Va prima di tutto chiarito che AFaM spa (21 farmacie a Firenze, circa 160 dipendenti, tra cui 22 farmacisti neo assunti) è – e resta – una società di capitale posseduta all’80% dal Gruppo Aboca di Sansepolcro attraverso il network Apoteca Natura. Il restante 20% è del Comune di Firenze. Da Spa diventa ora «Spa SB». Fermo l’ (irrinunciabile) obiettivo di produrre utili, a questo si aggiunge ora il fine sociale, incorporato nello stesso statuto di AFaM. «È la prima azienda a partecipazione pubblica italiana ed in particolare la prima rete di farmacie a diventare società benefit» è stato precisato.

VANTAGGI PER GLI UTENTI

All’utente le trasformazioni societarie interessano però poco. Quello che conta è il ritorno in termini di efficienza e servizi. Alla domanda su quali sono i vantaggi pratici per il cittadino, Nardella risponde prima di tutto che «la farmacia non è più solo un luogo dove si compra una medicina, ma la prima linea del contatto tra il cittadino e il mondo della sanità. Un luogo di aggregazione e di incontro dove si ricevono anche consulenze e servizi».

Nello specifico – precisa Mercati – la «nuova» AFaM intende sviluppare attività come:

  • farmacie aperte 24 ore su 24. Attualmente ce ne sono tre: Stazione Santa Maria Novella, viale Europa 191, viale Guidoni 89 nei pressi del Mercato di Novoli
  • servizi di autodiagnosi e telemedicina
  • ampliamento del servizio Cup per prenotare visite mediche ed esami
  • servizio di interpreti multilingue (presso la farmacia della Stazione di Santa Maria Novella)
  • presenza di ‘mediatori culturali’ per consulenze ai principali gruppi etnici presenti a Firenze
  • distribuzione di opuscoli informativi per i turisti, sull’accesso ai servizi sanitari di Firenze
  • assistenza a categorie svantaggiate, come voucher per dispensare farmaci gratuiti alle fasce deboli, ma anche kit per le neo mamme

APERTURA A PERETOLA

Tra le novità a breve, spunta anche l’apertura di una nuova farmacia comunale nella zona di Peretola, a particolare densità abitativa. Dovrebbe essere realizzata entro il 2018. Per la vigente normativa un’altra farmacia dovrà essere chiusa. Sembra che ne farà le spese quella comunale di piazza Santa Maria Nuova, accanto all’omonimo ospedale, che chiuderà i battenti dopo decenni.

COSTI E RICAVI

In pratica dunque le farmacie comunali fiorentine non penseranno solo al lucro, ma a migliorare l’offerta sociale ai cittadini. Questa la loro nuova mission. E i costi? Per il Comune tutto questo è a costo zero, anzi con un buon ritorno d’immagine in preventivo. Per AFaM ci saranno da mettere a bilancio investimenti, specie in strutture e personale. Qualcuno, a margine della conferenza stampa, si chiede se ci sia almeno un vantaggio fiscale all’orizzonte.

«La legge non lo prevede – taglia corto Paolo Di Cesare – le oltre 300 società benefit già presenti in Italia non hanno avuto nessuno sconto. Le uniche agevolazioni possono riguardare eventuali investimenti nel fisso, come ad esempio nuovi magazzini, che usufruiscono di ordinarie incentivazioni. Per il resto ci auguriamo comunque che quando il modello benefit si sarà ulteriormente consolidato – e l’esempio di Firenze farà certamente da capofila – anche il Fisco converrà che le finalità sociali di un’iniziativa meritano davvero una particolare attenzione».

PER CHI VUOL SAPERNE DI PIÙ

Cosa sono le società benefit ? (Scheda dal sito www.societabenefit.net)

 

L'interno di una farmacia comunale di Firenze

L’interno di una farmacia comunale di Firenze

 

 

 

 

 

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Sandro Addario

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