Scoppio del Carro 2018 a Firenze, gli appuntamenti meno conosciuti da non perdere

A destra Bimbo il bove "anziano" che tira il Brindellone allo scoppio del Carro a Firenze

A destra Bimbo il bove “anziano” che tira il Brindellone allo scoppio del Carro a Firenze

FIRENZE – Tutto è pronto a Firenze per lo Scoppio del Carro 2018, l’evento di maggior richiamo del giorno di Pasqua. L’appuntamento per migliaia di fiorentini e turisti è per le 11 di domenica 1 aprile tra il Battistero e il Duomo. Ma ci sono altri appuntamenti, meno conosciuti, che destano sempre di più l’attenzione generale. L’arrivo dei bovi, la partenza del Carro e i cortei storici. Vale la pena non perderli. Basta alzarsi di buon’ora.

ORE 6: ARRIVO DEI BOVI

Il primo appuntamento, all’alba di Pasqua, è l’arrivo dei buoi che trasportano il «Brindellone», il nome affettuoso con cui i Fiorentini da sempre chiamano il «carro di Fuoco». Partono nella notte dalla Valdichiana e intorno alle 6 arrivano alle Cascine, presso i magazzini del Comune in viale dell’Aeronautica. Guidati dal «bovaro» Massimo Donnini, che da anni conduce i suoi buoi in manifestazioni importanti come lo Scoppio del Carro e il Palio di Siena. Con lui ci sono Emilio, Lorenzo, Donero e Stefano uno staff che quotidianamente vive con i bovi «chianini».

Quest’anno 2018 la squadra di 4 buoi che trainano il carro è composta da Bimbo (8 anni, il più anziano e esperto, con alle spalle almeno 5 “Scoppi del Carro”) e Barone di 6 anni. Staranno in seconda fila, quella più impegnativa perché a diretto contatto con il Carro da trainare. Davanti a loro in prima fila i «debuttanti» Asso e Urbino entrambi di 3 anni. Di riserva (si direbbe il bove in panchina) c’è Gustavo, 5 anni. Lo scorso anno 2017 era nel team dei bovi che tiravano il carro. Quest’anno Massimo Donnini ha deciso di tenerlo di riserva, pronto ad essere utilizzato in caso di malaugurato impedimento di uno degli altri quattro.

LA VESTIZIONE

Arrivati alle Cascine la prima operazione per i bovi è una «doccia» dopo il viaggio in autostrada. Quindi un vero e proprio maquillage, che va dalla doratura delle unghie nelle zampe e della punta delle corna. Poi un ulteriore vestito a festa: un drappo rosso con il giglio di Firenze sulla schiena e fiori sulla testa. Appena pronti i bovi si muovono, già inquadrati due a due, lungo il viale degli Olmi e piazza Vittorio Veneto, per raggiungere (intorno alle 7,30) via Il Prato, luogo del secondo importante appuntamento.

ORE 7,45: PARTENZA DEL CARRO

È in via Il Prato al numero 48 il «garage» dove viene ospitato tutto l’anno il «Brindellone». Riconoscibilissimo dal maxi portone alto circa 12 metri, che si apre completamente due volte l’anno. La mattina di Pasqua poco prima delle 8 per far uscire il carro e verso le 12,30 per farlo rientrare dopo lo «Scoppio» in piazza del Duomo.

La partenza del Carro da Via il Prato (Archivio OsservatoreLIbero.it 2016)

La partenza del Carro da Via il Prato (Archivio OsservatoreLIbero.it 2016)

Da giorni la preparazione del carro è stata curata, per quanto riguarda i fuochi artificiali, dalla Pirotecnica Soldi di Castelfranco Piandiscò (Ar). Circa 2100 i «botti» messi uno accanto all’altro da Fulvio Soldi e il suo staff lungo tutto il Brindellone. Scoppieranno uno dopo l’altro, non appena verranno accesi dalla tradizionale «colombina», lanciata a forte velocità lungo un cavo dall’altar maggiore del Duomo di Firenze, all’inizio della messa di Pasqua celebrata dal cardinale arcivescovo Giuseppe Betori. Si tratta della celebre colomba in carta pesta, preparata dalla stessa Pirotecnica Soldi, che contiene due razzi (uno per l’andata altare-carro, l’altra per il ritorno) che incendiano la miccia del carro dando inizio ad un suggestivo spettacolo pirotecnico che dura poco più di 10 minuti. Sarà tutto uno scintillio di colori bianco e rosso, in omaggio a quelli del giglio di Firenze, simbolo della città.

Il maquillage e il restauro della «carrozzeria» del Carro è stata affidata ancora una volta all’esperienza di Gilberto Lazzeri e dello Studio Techne. Sono loro che si incaricano di ripulire il carro dopo le esplosioni dei fuochi d’artificio e restaurare le decorazioni artistiche. In particolare i quattro pannelli laterali del carro, che rappresentano ciascuno i quattro quartieri storici fiorentini: San Giovanni, Santa Maria Novella, Santa Croce, Santo Spirito.

CORTEI STORICI

Alle 8,15 una rappresentanza dei Bandierai degli Uffizi percorre via Porta Rossa, Loggia del Mercato Nuovo, Via Vacchereccia, per raggiungere Piazza della Signoria. Lì esibizione degli sbandieratori e musici per poi ricongiungersi al corteo con il carro proveniente da via il Prato.

Alle 8,30, un’altra rappresentanza del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina parte da Piazzetta di Parte Guelfa, proseguendo per Via Porta Rossa, Loggia del Mercato Nuovo, Via Vacchereccia, Piazza della Signoria. Alle 8,45 circa, con il Gonfalone, il Sindaco e le Autorità, si muove verso Via Vacchereccia, Via Por S. Maria, Borgo S. Apostoli, Piazza S. Trinita, Via Tornabuoni, Via Strozzi, Piazza della Repubblica, Via Roma, Piazza S. Giovanni con arrivo alle ore 9,40 circa.

Da allora tutta l’attenzione sarà per lo Scoppio del carro previsto intorno alle 11. Se le previsioni meteo reggeranno, anche il sole dovrebbe fare la sua apparizione per salutare la festa in piazza del Duomo. Un aiuto anche per i 4 bovi, chiamati a trainare un carro di 4 tonnellate (senza ammortizzatori) per le strade del centro, dove non mancano le buche anche se parzialmente rattoppate negli ultimi giorni. Se poi l’asfalto fosse anche bagnato per la pioggia, per i bovi chianini non sarebbe davvero una gran festa.

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Sandro Addario

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