Conapo: «Pochi mezzi ai Vigili del Fuoco per gli incendi boschivi». Il caso Toscana (Video)

Allarme del Conapo per gli incendi boschivi alla vigilia dell'estate 2018

Allarme del Conapo per gli incendi boschivi alla vigilia dell’estate 2018

FIRENZE – Alla vigilia dell’estate 2018 uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco per gli incendi boschivi sono pochi. Soprattutto in Toscana. L’allarme viene rilanciato a Firenze da Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo dei pompieri, durante un’assemblea lunedì 16 aprile con gli iscritti della regione.

SUI POMPIERI SI RISPARMIA

«Il problema nazionale di carenza di organici e di mezzi si sente particolarmente qui in Toscana – dice Brizzi – dove per gli incendi boschivi lo Stato ha stanziato 10 milioni di euro. Il fatto è che ai Vigili del Fuoco della Toscana sono stati assegnati solo 300 mila euro. Ci sarebbe da chiedersi dove vanno gli altri 9 milioni e 700 mila».

A monte di questo problema c’è anche – ricorda Brizzi – la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, che fino al 2017 cooperava con Regione e Vigili del Fuoco negli interventi sugli incendi boschivi. «Di oltre 7000 ex Forestali transitati nei Carabinieri a livello nazionale – dice il segretario generale del Conapo – solo 361 sono stati arrivati nei Vigili del Fuoco». Un numero che spiega lo squilibrio tra esigenze di interventi (ora solo a carico di Regione e pompieri) e la carenza di personale.

IL GOVERNO ATTESO AL VARCO

Il Conapo aspetta al varco il prossimo governo. «Non solo più uomini e mezzi, ma una cosa altrettanto importante come la necessaria equiparazione al personale del comparto sicurezza. «Nonostante qualche passo avanti, il personale operativo dei Vigili del Fuoco – conclude Brizzi – guadagna da 400 a 600 euro in meno di un appartenente alle forze dell’ordine. Una differenza che non può continuare a esistere».

PARCO MACCHINE VECCHIO

«Il nostro parco macchine è vecchio – ricorda Riccardo Cenci segretario provinciale Conapo di Firenze – con età media di oltre 14 anni. Non è stato fatto quasi nessun investimento nei mezzi fuoristrada, impiegati in particolare nella lotta attiva agli incendi boschivi. Ci troviamo con mezzi anche di 25-30 anni di anzianità». «Non solo, ma alla vigilia di questa estate 2018 non risulta che sia stata stipulata una convenzione con la Regione Toscana». Come se quest’ultima non avesse fretta. «Bisogna che i cittadini sappiano – conclude Cenci – che loro sicurezza è a rischio e che i politici, anche locali, facciano quanto in loro potere per porre rimedio a questa grave situazione».

 

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Sandro Addario

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