Magherini: l’assoluzione dei Carabinieri non va in prima pagina

La Corte di Cassazione

FIRENZE – Tre carabinieri assolti con formula piena in Cassazione dalla pesante accusa di omicidio colposo di Riccardo Magherini, morto il 3 marzo 2014 durante il suo arresto a Firenze. La notizia esce nella tarda (ma non tardissima) serata di giovedì 15 novembre. Intorno alle 20,30. Il web la rilancia subito. Nelle prime pagine della carta stampata nazionale di venerdì 16 novembre il fatto viene ignorato dalla maggior parte delle testate, che la riprendono solo nelle pagine interne. Fanno eccezione il Manifesto e il Tempo che riescono a mettere un richiamo in prima. Prima pagina invece sui giornali fiorentini.

In altre parole, sembra che quando c’è un’accusa o una condanna verso un appartenente alle Forze dell’ordine la notizia va (doverosamente) in prima pagina nazionale. Quando c’è un’assoluzione diventa una notizia locale. Neppure un Tweet della meticolosissima Ansa che in quelle ore si occupa, tra l’altro, della «pace» tra Fabrizio Corona e l’ex moglie Nina Moric.

LA CASSAZIONE HA CHIUSO IL CASO

Cosa ha deciso la Cassazione? La quarta sezione penale della Suprema Cassazione, presidente Patrizia Piccialli, ha disposto l’annullamento senza rinvio della sentenza d”appello perché «il fatto non costituisce reato», in applicazione dell’articolo 620 del codice di procedura penale. Ora bisogna aspettare le motivazioni della sentenza, che di norma in Cassazione sono più rapide che negli altri gradi di giudizio.

Gli imputati erano tre carabinieri già appartenenti al Nucleo Radiomobile di Firenze: il maresciallo maggiore Stefano Castellano, capo equipaggio, l’appuntato scelto Vincenzo Corni e l’appuntato Agostino Della Porta. Erano stati condannati in secondo grado rispettivamente a 7, 8 e 7 mesi per la morte di Riccardo Magherini, la sera tra il 2 e il 3 marzo 2014, che era stato ammanettato e tenuto a terra in borgo San Frediano a Firenze, in preda al delirio dopo aver bevuto e assunto cocaina.

Una vicenda che aveva avuto un’ampia eco mediatica e sui social, in particolare sul gruppo Facebook «Gli amici del Maghero (Riccardo Magherini)» e su quello dell’avvocato Fabio Anselmo, il legale della famiglia Magherini. Lo stesso della famiglia Cucchi.

La Cassazione ora ha messo la parola fine alla vicenda giudiziaria dei tre carabinieri fiorentini, da tempo assegnati ad altri incarichi. Nel dispositivo della sentenza viene anche respinta la richiesta della parte civile di annullare la sentenza di condanna per omicidio colposo per rifare un processo con l’accusa di omicidio preterintezionale. Non solo ma viene anche annullata la condanna (della Corte di Appello di Firenze) ai carabinieri di risarcire famiglia di Riccardo Magherini, nonché di provvedere ad un parziale rimborso delle spese processuali delle parti civili.

VERSO UNA REVISIONE? 

Si va verso una revisione del processo? Per l’avvocato Francesco Maresca, difensore di due dei tre militari, è un’ipotesi molto remota. «La Cassazione ha chiuso definitivamente questa vicenda – ha commentato il legale – e le revisioni processuali sono casi rarissimi: non più di 4.5 all’anno su decine di richieste. Vengono ammesse quando emergono nuove prove inconfutabili sui fatti che al momento dei primi gradi di giudizio non esistevano o non era stato possibile acquisire. E non sembra essere questo il caso Magherini».

L’avvocato Fabio Anselmo, a poca distanza dalla sentenza della Cassazione, ha pubblicato questo post su Facebook: « Guido ed Andrea Magherini. Una famiglia distrutta. Quel video terribile che documenta la morte di Riccardo stretto al suolo mentre urla invano chiedendo aiuto. Quei calci ripetuti riferiti da 14 testimoni. La lesione al fegato. Due condanne pronunciate dai Giudici di primo e secondo grado improvvisamente annullate dalla Cassazione senza rinvio “perchè il fatto non costituisce reato”. È un momento difficilissimo ma se vogliamo essere vicini ed aiutarli non abbandoniamo la strada della civile indignazione. Quel che posso dire è che la vicenda giudiziaria non è da considerarsi chiusa. Attendiamo le motivazioni. Di più non dico».

 

AGGIORNAMENTO 29 NOV 2018 

ECCO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

I carabinieri sono stati assolti dalla Corte di Cassazione «perché il fatto non costituisce reato» escludendo così l’elemento soggettivo della loro colpa durante le concitate fasi dell’arresto di Riccardo Magherini e del suo contenimento a terra.

«In altri termini – si legge tra l’altro nella sentenza n. 53455-18 emessa il 15 novembre 2018 e depositata in cancelleria il 29 novembre – i carabinieri avrebbero dovuto conoscere concetti come lo ‘stress catecolaminergico’, avrebbero dovuto prospettarsi e prevedere in concreto un quadro di conseguenze dannose per l’organismo umano che solo il sapere scientifico entrato nel processo attraverso approfondite perizie mediche ha poi reso note».

QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

 

 

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Caso Magherini, la corte di appello boccia pene più severe a tre carabinieri

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Sandro Addario

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