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Finanza, Galdino nuovo comandante Italia Centro-Settentrionale (Foto)

da sin. i generali Sebastiano Galdino, Giorgio Toschi ed Edoardo Valente

da sin. i generali Sebastiano Galdino, Giorgio Toschi ed Edoardo Valente

FIRENZE – Si è insediato a Firenze il generale della Guardia di Finanza Sebastiano Galdino alla guida del comando interregionale Italia Centro-Settentrionale, che ha competenza su Toscana, Emilia Romagna e Marche. Originario di Catania, 58 anni, Galdino proviene da Palermo dove ha comandato il Comando Italia Sud Occidentale (Sicilia e Calabria). È subentrato al generale Edoardo Valente, al suo terzo passaggio di comando in tre giorni. Mercoledì 14 novembre Valente è stato nominato Comandante in seconda del Corpo al posto del generale Filippo Ritondale. Il giorno successivo lo stesso Valente ha ceduto il comando dell’Italia Centrale (che guidava da due anni in contemporanea con l’Italia Centro-Settentrionale) al generale Giuseppe Zafarana. Venerdì 16 novembre nuova cerimonia di cessione di comando a Firenze al generale Galdino.

L’ASSIST DEL COMANDANTE GENERALE TOSCHI

Come prassi le cerimonie sono avvenute davanti al Comandante Generale Giorgio Toschi, la cui presenza a Firenze ha però assunto un carattere del tutto particolare. La parola chiave è stata «continuità». Alla caserma Fontanelli durante la cerimonia militare del passaggio di comando (interna, ma aperta alla stampa), Toschi ha sottolineato più volte l’apprezzamento verso il generale Valente, con il quale aveva già lavorato a Firenze quando Toschi era comandante regionale e Valente comandante provinciale. Uno stretto legame personale e una comune costante continuità di visione.

Ma Toschi è voluto andare oltre. «Da questo comando interregionale è passato il primo nostro Comandante Generale» ha detto riferendosi al generale Nino Di Paolo, primo finanziere a diventare generale a quattro stelle. E qui l’assist per Valente. «Altri due Comandanti Generali sono passati da Firenze (Saverio Capolupo e lo stesso Toschi n.d.r.). Questo è un grande augurio anche per il generale Valente da parte di tutti noi e da me in modo particolare» ha sottolineato Toschi, lanciando di fatto un segnale ‘a chi ha orecchi per intendere’ circa il nome del suo possibile successore, quando nel maggio 2019 – al termine del suo mandato triennale, al momento non prorogabile per legge – Toschi dovrà lasciare la guida della Guardia di Finanza, Qui l’audio integrale dell’intervento (a braccio) del generale Toschi: 

https://www.osservatorelibero.it/wp-content/uploads/2018/11/Toschi-2.m4a?_=1

PAROLA D’ORDINE: CONTINUITÀ

Nel segno della «continuità» è stato anche l’intervento di saluto del generale Valente (qui il suo curriculum). Durante il comando dell’Italia Centro Settentrionale – ha detto il neo comandante in seconda delle Fiamme Gialle – ho cercato di impostare un’azione di largo respiro, tesa a migliorare sia l’attività operativa che quella logistico-infrastrutturale». Il tutto in un’area delle tre regioni (Toscana, Emilia Romagna e Marche) il cui Pil «è pari a 310 miliardi di euro, tra i più alti in Italia, corrispondente ad oltre il 18% del Pil nazionale» con «una comunità di finanzieri di circa 7000 unità, anch’essa fra le più importanti in ambito Guardia di Finanza». Programmi e attività che «richiedono costanza di azione, continuità, perseveranza e coraggio nel perseguire gli obiettivi prefissati». «È pertanto necessario – ha insistito Valente – che pur nel fisiologico avvicendamento dei comandanti si impari a completare i progetti avviati, se del caso a migliorarli, ma in ogni modo si diffonda maggiormente una cultura della continuità, del fare e della concretezza».

Un particolare impegno – ha poi sottolineato Valente – è stato rivolto a «stimolare l’azione dei Reparti in particolare sul versante del contrasto alla criminalità organizzata e ad ogni iniziativa di infiltrazione in tali territori da parte della stessa. Tutto questo in parallelo ad un’azione sinergica con le Autorità giudiziarie di Distretto alle quali rivolgo un sentito ringraziamento per il dialogo sempre costruttivo e la collaborazione offertami in ogni circostanza, anche la più complessa e delicata».

Qui il testo integrale dell’intervento del generale Valente.

CHI È IL GENERALE GALDINO

Il generale di corpo d’armata Sebastiano Galdino, quattro lauree, è entrato in Accademia della Guardia di Finanza nel 1979 (79° Corso Podgora II).  Durante la sua quasi quarantennale carriera, è stato tra l’altro comandante provinciale a Torino, comandante regionale della Lombardia nonché capo del Comando Tutela Economia e Finanza a Roma. Ultimo incarico (dal gennaio 2017), con il grado di generale di corpo d’armata, quello di comandante interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, con sede a Palermo. Qui il curriculum completo

Nel suo saluto il generale Galdino ha, tra l’altro, sottolineato i «gravi e allarmanti problemi di illegalità in campo economico e finanziario» che attraversano il Paese. «Basti pensare – ha detto Galdino – che secondo l’ultima “Relazione sull’economia non osservata” recentemente presentata dal Mef, il tax gap complessivo è pari a circa 108,9 miliardi di euro, di cui 97,8 miliardi di mancate entrate tributarie e 11,1 miliardi di mancate entrate contributive. Il livello dell’economia sommersa ammonta nel 2015 ad oltre 190 miliardi di euro».

Non è da meno il versante extratributario. «I risultati dell’indice della criminalità nelle province italiane – presentato il mese scorso dal quotidiano “Il Sole 24 ore”, vedono Milano, Rimini e Bologna tra le città dove vengono denunciati il maggior numero dei reati in Italia. Prato e Firenze primeggiano, invece, per riciclaggio e impiego di denaro sporco».

«In questo contesto non facile – ha concluso Galdino rivolto in particolare ai Comandanti regionali e provinciali presenti al suo Insediamento – siamo chiamati ad una maggiore attenzione e a un maggiore impegno, facendo della nostra presenza sul territorio la nostra primaria missione. Con la consapevolezza che la Guardia di Finanza ha consolidato il proprio ruolo di insostituibile e moderna forza di polizia economico – finanziaria a forte vocazione sociale». Qui il testo integrale dell’intervento del generale Galdino.

 

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