Nave Aquarius sotto sequestro per traffico illecito di rifiuti

Nave Aquarius è sotto sequestro

Nave Aquarius è sotto sequestro

CATANIA – Sequestro preventivo della Nave Aquarius, attualmente ormeggiata a Marsiglia. Indagati per traffico illecito di rifiuti gli agenti   marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo, nonché le Ong «Medici senza frontiere – Operational Centre Belgium – Missione Italia» e «Medici senza frontiere – Operational Centre Amsterdam».

È il risultato dell’operazione «Borderless», condotta dalla Guardia di Finanza di Catania e dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) delle Fiamme Gialle, su disposizione della Procura della Repubblica di Catania. Nelle indagini hanno operato anche lla Centrale Operativa della Polizia di Stato e la Squadra Mobile di Catania.

Il decreto di sequestro preventivo per un importo di 460 mila euro, pari all’illegittimo profitto accertato, è stato disposto d’urgenza – si legge in una nota della Procura di Catania – «ed eseguito su somme in contanti rinvenute nei conti correnti di alcuni indagati incluse le due Ong, è stato convalidato dal G.I.P. di Catania, il quale ha anche disposto il sequestro preventivo della nave Ong Aquarius».

Sono 24 le persone complessivamente indagate, a conclusione delle indagini preliminari, avviate nel maggio 2018 durante la sosta a Catania della nave Aquarius con a bordo 105 migranti raccolti nel Mediterraneo.

RIFIUTI PERICOLOSI FINITI NELL’INDIFFERENZIATO

«I soggetti coinvolti a vario titolo – prosegue il comunicato stampa della Procura di Catania – risultano aver sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto delittuoso di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo delle navi Ong Vos Prudence (da marzo 2017 a luglio 2017) e Aquarius (dal gennaio 2017 al maggio 2018) e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani. Tutto questo in occasione di scali tecnici e sbarco di migranti nei porti di Catania, Augusta (SR), Pozzallo (RG), Trapani, Messina, Palermo nonché in altri porti italiani».

«In particolare – precisa la Procura – dalle indagini emergeva che gli appartenenti alle Ong concordavano con gli agenti marittimi di smaltire sistematicamente rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivati dall’attività di soccorso dei migranti a bordo della nave Aquarius, classificandoli fraudolentemente come rifiuti speciali e conferendoli in modo indifferenziato insieme ai rifiuti solidi urbani». Gli sbarchi sotto indagine sono stati 37 dell’Aquarius e 7 della Vos Prudence.

TONNELLATE DI RIFIUTI INFETTI

In tutto circa 24 tonnellate di rifiuti tra cui «indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari raccolti in mare, gli scarti degli alimenti somministrati agli stessi, nonché, i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica». Tutto nella normale spazzatura urbana insomma, secondo l’accusa. In particolare è emersa «la consapevolezza da parte degli indagati della pericolosità degli indumenti indossati dai migranti, in quanto fonte di trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio, come emergeva tra l’altro anche dai S.A.R. Report Rescues in relazione alle condizioni sanitarie dei migranti assistiti a bordo dell’Acquarius, ove si segnalano frequenti casi di scabbia, HIV, infezioni del tratto respiratorio quali tubercolosi, meningite».

LE INDAGINI DELLA GUARDIA DI FINANZA

Le indagini erano scattate il 10 maggio 2018 al termine dello sbarco di 105 migranti dall’Aquarius, quando la Guardia di Finanza aveva verificato e sottoposto a sequestro «il carico di rifiuti appena trasbordato dalla nave e trasportato da un autocarro compattatore diretto presso il deposito della società cooperativa La Portuale II». «In tale circostanza si accertava che tra i 15 metri cubi di rifiuti dichiarati dal Comandante dell’Aquarius quali rifiuti alimentari e speciali indifferenziati (carta e plastica), erano presenti 2 metri cubi (80 kg) di rifiuti pericolosi a rischio infettivo consistenti in indumenti dismessi dai migranti potenzialmente contaminati da virus ed altri agenti patogeni, nonché rifiuti sanitari a rischio infettivo derivanti dall’attività di assistenza medico-sanitaria prestata a bordo ai migranti».

GLI INDAGATI

Tra gli indagati, destinatari del provvedimento cautelare di sequestro, figurano:

  • Francesco   Gianino   (classe 1968),   titolare   dell’impresa   individuale   “Mediterranean Shipping Agency” (M.S.A.) con sede ad Augusta (SR). È l’agente marittimo intermediario dei rapporti commerciali tra l’ONG “Medici Senza Frontiere” – per l’operatività delle navi Vos Prudence e Aquarius – e le imprese incaricate del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti di bordo operanti in vari porti d’Italia;”
  • Giovanni   Ivan   Romeo (cl.1978), rappresentante legale della “Romeo Shipping Agency S.r.l.”. È il sub-agente della M.S.A. di Gianino, che ha curato, tramite la società cooperativa catanese “La Portuale II”, il conferimento dei rifiuti delle navi Aquarius e Vos Prudence in occasione di ogni sbarco di migranti e scalo tecnico presso il porto di Catania
  • Ong “Medici Senza Frontiere” (M.S.F.), quale produttrice dei rifiuti oggetto del traffico illecito, con riferimento al Centro Operativo di Amsterdam (O.C.A.) per quanto concerne l’operatività della nave Aquarius e al Centro Operativo   di Bruxelles (O.C.B.) – Missione   Italia, che ha gestito e finanziato le attività di soccorso prestate dalla nave VOS PRUDENCE sino al mese di ottobre 2017. Questi centri operativi hanno personalità giuridica e autonomia organizzativa e rispondono per il traffico illecito di rifiuti commesso a loro vantaggio dai seguenti soggetti:

A) relativamente alla nave Vos Prudence (per il periodo marzo – luglio 2017)

  • Michele Trainiti (cl.1975), vice capo missione Italia di M.S.F. Belgio – O.C.B. (Operational Center Bruxelles) e responsabile della missione S.A.R. della VOS PRUDENCE;
  • Cristina Lomi (cl.1978) vice coordinatrice nazionale addetta all’approvvigionamento della Missione Italia di M.S.F. Belgio – O.C.B.
  • Marco Ottaviano (cl.1981), Logbase e Liaison Officer M.S.F. – O.C.B.

B) relativamente alle attività della nave Aquarius (per il periodo gennaio 2017 – maggio 2018):

  • Evgenii Talanin, russo (cl.1962), Comandante della nave Aquarius,
  • Oleksandr Yurchenko, ucraino (cl.1973), primo Ufficiale di coperta dell’ Aquarius;
  • Aloys Vimard, francese (cl.1989) e Marcella Kraaij, olandese (cl.1968), entrambi coordinatori del progetto S.A.R. Aquarius di M.S.F. Olanda – O.C.A. (Operational Center Amsterdam);
  • Joachim Tisch, tedesco (cl.1972), coordinatore logistico del progetto S.A.R. dell’ Aquarius e della missione in Libia di M.S.F. Olanda – O.C.A.;
  • Martinus   Taminiau, olandese (cl.1962), delegato alla logistica a bordo dell’ Aquarius; Nicholas Romaniuk, britannico (cl.1995) coordinatore di progetto S.A.R. a bordo della nave Aquarius

 

 

 

 

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Sandro Addario

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