Tanta Toscana nel calendario dei Carabinieri 2019
FIRENZE – San Gimignano, Pisa, Siena, Pienza, Firenze, Val d’Orcia, Ville e giardini medicei in Toscana. Questi alcuni dei 54 siti italiani tutelati dal Centro del Patrimonio Mondiale Unesco inseriti nel Calendario storico dei Carabinieri 2019, presentato giovedì 29 novembre in tutta Italia. A Firenze il comandante provinciale, colonnello Giuseppe De Liso, ha illustrato le caratteristiche del calendario, divenuto sempre più un ambìto e prestigioso prodotto editoriale da possedere. Purché – aggiungiamo – sia davvero un testo da consultare e condividere e non una specie di ‘status symbol’ da appendere alla parete.
L’edizione 2019 è incentrata sul tema dei siti Unesco italiani, in vista della ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito nel Patrimonio mondiale dell’umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
«L’Italia è la prima nazione al mondo per il numero beni inseriti nella lista del Patrimonio dell’Unesco – scrive Franco Bernabè presidente della Commissione Italiana Unesco – quando è solo al 23° posto per abitanti. Una leadership che va interpretata come responsabilità ma soprattutto come opportunità».
UN CARABINIERE, UN VOLTO
Sono stati inseriti tutti i siti italiani tutelati dall’Unesco – scrive nella prefazione il Comandante Generale Giovanni Nistri (che nella sua carriera è stato anche comandante del carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale n.d.r.) – «con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari che la nostra penisola annovera in tutta la sua lunghezza. In parallelo è tracciato un breve racconto sull’evoluzione dei Carabinieri negli ultimi decenni. Si possono distinguere le varie uniformi, ma la rappresentazione si nutre principalmente di volti. Non è un caso. Il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese».
«Un volto – prosegue Nistri – porta i segni del tempo, della sofferenza e della gioia, del sacrificio, dei sentimenti. Quando una persona ci viene presentata, prima ancora di rivolgerle la parola, un’idea abbastanza precisa del suo carattere ci giunge attraverso lo sguardo, le rughe d’espressione, i lineamenti più o meno marcati. I volti presenti in queste tavole stanno bene attenti a non invaderle». Tutto questo per una «doverosa professione di modestia, a fronte degli straordinari panorami che il nostro Paese offre dal nord al sud, dal centro alle isole. Se l’Italia è il quadro, ci siamo detti, sarà già un grande onore farle da cornice. La cornice esalta la bellezza di un quadro e al tempo stesso contribuisce a preservarla. Noi Carabinieri, per dare un senso alla nostra missione, non potremmo chiedere di più».
LE PAGINE DEL CALENDARIO 2019
Le tavole di ciascun mese del calendario sono state ideate e realizzate sotto la direzione artistica della designer Silvia Di Paolo. I temi che riguardano l’attività dell’Arma partono dalla tutela della cultura (Gennaio). Seguono l’attività investigativa (Febbraio), le forze speciali (marzo), il pronto intervento e la linea territoriale (Aprile), i reparti per specifiche esigenze (Maggio), l’organizzazione speciale (Giugno), l’impiego estero (Luglio), l’addestramento e la formazione (Agosto), lo sport (Settembre), la linea mobile (Ottobre), la tutela dell’ambiente (Novembre), la musica (Dicembre).
IL MOTTO NELL’AGENDA
Presentata anche l’Agenda Storica 2019. Quest’anno è incentrata sul tema «I Carabinieri nella letteratura» con uno specifico inserto curato da Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia. Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme «La rassegna di Novara» di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, «Le avventure di Pinocchio» di Carlo Collodi e il libro «Cuore» di Edmondo De Amicis. Fra i classici del Novecento «I Racconti del Maresciallo» di Mario Soldati e «Il giorno della civetta» di Leonardo Sciascia.
Presentate altre due tradizionali opere editoriali. Uno è il Calendarietto da tavolo, dedicato alla Via Francigena e alle 130 riserve naturali protette dai carabinieri Forestali. L’altro è il Planning da tavolo che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il ricavato del calendarietto sarà devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri (ONAOMAC). Oggi l’Opera assiste circa 1000 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi. L’assistenza agli orfani disabili è a vita.
Il ricavato della vendita del planning sarà invece devoluto all’ospedale pediatrico «Gaslini» di Genova. «La scelta fatta, donare qualcosa ai nostri orfani e ai bambini curati nella città di Genova, così duramente colpita dal crollo del Ponte Morandi – ha detto il generale Nistri – vuole essere un piccolo segno della nostra attenzione e della nostra solidarietà umana, valore fondante dell’Istituzione. Non si è buoni Carabinieri se non si avverte l’importanza della cultura quale elemento motore del cammino della civiltà umana…Non si è buoni Carabinieri se non si sente forte, quanto il compito di tutelare l’ordine e la sicurezza dei cittadini, il dovere sacro di aiutare i bisognosi».
COME TROVARE UN CALENDARIO
Com’è tradizione i calendari dei Carabinieri come pure l’Agenda e i Planning non sono in distribuzione al pubblico, ma solo agli appartenenti all’Arma in servizio e in congedo, tramite l’Associazione Nazionale Carabinieri. Se qualcuno ha comunque un parente o un amico carabiniere, non c’è dubbio che quest’ultimo sarà felice di portargli di persona quanto desiderato. Informazioni possono essere chieste anche all’Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri.
Scarica QUI IL CALENDARIO DEI CARABINIERI 2019 MESE PER MESE
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